Ben 5 assunzioni grazie alla Fondazione Bignasca e alla Lega Lugano

La Fondazione G. Bignasca in collaborazione con la Lega Lugano ha risposto alle sollecitazioni di diversi ticinesi bisognosi. Nel corso degli ultimi tre mesi grazie alla nostra consulenza gratuita hanno trovato lavoro ben cinque persone.

Grazie al vostro sostegno potremo continuare a dare una mano al Ticino.

Per la fondazione e per la Lega Lugano
Boris Bignasca
Andrea Sanvido, Marco Bortolin

https://www.mattinonline.ch/it/article/54075/ben-5-assunzioni-grazie-alla-fondazione-bignasca-e-alla-lega-lugano

L’Italia rispetti Dublino e si assuma le proprie responsabilità!

Notizia di poche ore fa, la SEM ha informato le autorità Cantonali che l’Italia ha definitivamente sospeso gli Accordi di Dublino per i rimpatri dei migranti registrati in EURODAC-Italia almeno fino agli inizi di Maggio.

L’Italia con grande ritardo e dopo essersi resa conto che i miliardi europei non sono più sufficienti a gestire un’immigrazione incontrollata e pericolosa ha detto semplicemente “stop” agli accordi.

Non ci voleva un esperto di geopolitica per capire che gli accordi di Dublino creati in sostanza per la ripartizione dell’immigrazione negli Stati firmatari facesse acqua da tutte le parti. Un accordo scellerato che vede come Stato responsabile il primo dove un migrante viene registrato o richiede asilo.

Nel solo 2022 in Italia sono sbarcate poco piu di 100’000 anime proveniente da realtà tra le piu disparate. 

Ora, mi viene da dire che l’Italia se ne laverà le mani e lascerà sul groppone decine di migliaia di migranti a lei assegnati semplicemente perché non sono stati in grado di valutare la pericolosità di un tale accordo.

Un accordo che non aiuta gli stati firmatari ma soprattutto non aiuta migliaia di persone che scappano da realtà atroci e difficili. 

Questa cosa non è ammissibile e l’italia, come stato firmatario, deve assumersi le sue regolari quote. 
I giovani leghisti chiedono al Consiglio Federale che la SEM e le autorità Cantonali continuino a rimpatriare i migranti regolarmente registrati in EURODAC e che questi non rimangano sul groppone alle finanze e alle già oberate strutture della nostra Confederazione.

Movimento Giovani Leghisti

Lega dei Ticinesi: no al finanziamento della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina

Con il Messaggio “ratifica dei costi relativi alla gestione della sicurezza della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina” il Governo chiede al Gran Consiglio la ratifica di una spesa netta pari a CHF 774’666.45.

La Lega dei Ticinesi non intende approvare una tale spesa. I soldi dei contribuenti non devono venir spesi per inutili e faraoniche conferenze che non portano nessun valore aggiunto. In particolare, che la Conferenza in questione fortemente voluta da Cassis, sia stata un grande flop è sotto gli occhi di tutti. Ci si aspettava chissà quale indotto per il nostro Cantone ma così evidentemente non è stato. Oltretutto è stata anche totalmente inutile anche dal profilo del conflitto che, come tutti ben sanno, perdura ancora. La Lega dei Ticinesi si era già dall’inizio mostrata molto critica sull’opportunità di svolgere una tale manifestazione, sia per quanto concerne la questione dei costi sia per l’immagine della neutralità del nostro paese.

La Lega dei Ticinesi è convinta che i soldi dei contribuenti debbano essere utilizzati per aiutare i cittadini in difficoltà, in particolare il ceto medio, e per finanziare progetti che vadano a beneficio di tutti e per questa ragione il gruppo parlamentare non sosterrà il citato messaggio e se del caso valuterà d’indire un referendum per lasciar decidere i cittadini.

https://www.tio.ch/rubriche/ospite/1662093/ticinesi-lega-conferenza-ricostruzione-ucraina

“Tredicesima AVS”: la prima battaglia della Lega nella nuova legislatura

La prima battaglia della Lega dei Ticinesi nella nuova legislatura sarà quella sulla Tredicesima AVS. Una proposta, questa, che viene da lontano, essendo praticamente nata assieme al Movimento (“mila franc par i noss vecc”).

Non si tratterebbe di una tredicesima mensilità AVS in senso letterale – che come tale verrebbe finanziata dalle casse dell’AVS e versata indiscriminatamente a tutti gli anziani, compresi i ricchi ed i residenti all’estero – ma di una prestazione sociale cantonale mirata, destinata agli anziani di condizione economica modesta, cittadini svizzeri o residenti in Ticino da almeno 20 anni. 

L’idea era già stata concretizzata a fine 2008 a Lugano con un apposito messaggio municipale, che faceva seguito ad una mozione leghista. Il messaggio municipale – pur approvato all’unanimità dall’esecutivo – venne però bocciato ad inizio 2009 dalla partitocrazia in Consiglio comunale. A partire dalla sinistra, la quale di fatto sostenne la tesi che gli anziani fossero tutti benestanti e non avessero pertanto bisogno di alcun ulteriore sostegno.

L’aiuto in questione era pensato per le persone a beneficio della prestazione complementare (PC) per quelle che, pur non disponendo di una rendita PC, hanno reddito equivalente, e per chi non ha diritto alla PC in quanto proprietario di una casetta o appartamento.

Rilanciata a livello cantonale con iniziativa popolare del 2010, la proposta venne respinta dalle urne nel settembre 2012, a seguito dell’ostruzionismo compatto delle altre forze politiche.

A 11 anni di distanza, le condizioni finanziarie di troppi anziani ticinesi sono sempre più lontane da quelle tinte rosa utilizzate strumentalmente per bocciare le proposte della Lega. L’aumento dei prezzi provocato dalla ben nota situazione internazionale, come pure dalla transizione ideologica “green”, unita all’esplosione dei premi di cassa malati, pesa in modo sempre più insostenibile sul reddito di tutte le persone del ceto medio e basso, ed in particolare sugli anziani, che hanno costruito il nostro Paese e meritano rispetto. E che non hanno più la possibilità di accrescere il proprio reddito, ad esempio aumentando la percentuale lavorativa.

Nei giorni scorsi il capogruppo della Lega in GC Boris Bignasca ed il deputato Michele Guerra hanno presentato un’iniziativa parlamentare generica (allegata) che chiede di istituire una tredicesima rendita mensile AVS “per i beneficiari (cittadini svizzeri o qui domiciliati da almeno 20 anni) dai redditi e dalla sostanza inferiori ad una determinata soglia”. La forma, volutamente generica, ha l’obiettivo di lasciare a Governo e Parlamento il più ampio margine di apprezzamento nella definizione della nuova prestazione. Se però, per l’ennesima volta, le altre forze politiche erigeranno un muro di gomma, la Lega è pronta a tornare in piazza e a raccogliere le firme per un’iniziativa popolare.

Lega dei Ticinesi

Elezioni Cantonali 2023 : battuta d’arresto o punto di ripartenza?

Le Elezioni dello scorso fine settimana hanno fornito un quadro in chiaroscuro per il nostro Movimento. Da un lato abbiamo la grande soddisfazione per la bella e netta riconferma dei nostri due Consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali, che ha premiato il grande lavoro da loro svolto nei rispettivi Dipartimenti e, riprendendo il motto della nostra campagna, li invita a volersi ancora impegnare nel segno della continuità.

Dall’altro troviamo l’insoddisfazione espressa dal nostro elettorato per il lavoro prodotto in seno al Legislativo cantonale, che si è tradotta nella perdita di quattro seggi. È pur vero che il risultato di area centro-destra, visto assieme all’UDC, è di una sostanziale tenuta, considerata l’entrata in campo dei numerosi partitini che hanno certamente un poco eroso i consensi. Ma è altrettanto vero che il nostro Gruppo è spesso rimasto in trincea a difesa delle politiche portate avanti dal Governo o giocando un ruolo di cucitura di consenso politico attorno alle stesse, senza trovare quella dialettica di critica costruttiva, talvolta anche provocatoria, che l’anima leghista ama e vuole trovare.

Il nostro Consiglio esecutivo si riunirà domani per una riflessione a 360 gradi e trarre le prime conclusioni che saranno poi successivamente maturate e portate in seno al nostro plenum, l’Assemblea dei Soci che si terrà nella prima metà del mese di giugno.

Ai nostri rappresentanti uscenti non riconfermati vanno tutta la solidarietà e i ringraziamenti per il lavoro svolto, certi che saranno ancora della partita per le prossime sfide elettorali. Ai nuovi entrati gli auguri affinché con gli uscenti possano portare avanti un lavoro serio e profilato che consenta di ricompattare il nostro elettorato attorno alla nostra bandiera. A tutti i candidati che molto hanno dato in questa campagna, va tutta la nostra gratitudine per l’encomiabile impegno profuso, certi che troveranno molte soddisfazioni nei prossimi appuntamenti elettorali. Al nostro Movimento tutto e a tutti coloro che ci hanno sostenuto un grande grazie.

Adesso ripartiamo con nuove idee, molta energia e fiducia per presentarci pronti ai prossimi confronti e
riguadagnare presto l’attaccamento un poco perso negli ultimi tempi.

Pierre Vescovi
Segretario
04.04.23

13a rendita mensile AVS: secondo atto

Gli scriventi deputati – a nome e per conto del Gruppo Parlamentare della Lega dei Ticinesi – intendono riproporre l’idea di istituire una 13a rendita mensile AVS a favore delle ticinesi e dei ticinesi.

Nelle scorse settimane, infatti, in occasione di tutti gli eventi elettorali, da parte di moltissimi simpatizzanti del popolo leghista, abbiamo ricevuto una richiesta forte, chiara ed unanime: riproporre questa battaglia del Nano.

Il Gruppo Parlamentare Lega dei Ticinesi intende quindi farlo garantendo a questa proposta la massima flessibilità ed apertura politica: così da massimizzarne le possibilità di riuscita. Riproponendo l’idea nella forma generica, anziché nella forma elaborata, come invece fatto nel 2010. Allora fu proprio la forma elaborata – e quindi l’aver presentato un testo di legge chiaro e preciso (seppur giusto e doveroso) – a permettere ad una maggioranza di avversare la proposta con tutta una serie di argomentazioni legislative. I vincoli di legge allora posti non venivano modificati o migliorati da parte di chi li avversava ma venivano semplicemente usati quale argomento per bocciare il tutto. Argomentazioni critiche espresse tanto dal Consiglio di Stato quanto dall’allora maggioranza parlamentare.

Motivazioni che portano oggi la Lega a riproporre la stessa cosa, ma lasciando carta bianca a chiunque voglia contribuire a questa soluzione (per il bene delle ticinesi e dei ticinesi), ben consci di quanto in democrazia i cambiamenti richiedano sempre una maggioranza. Con la presente, gli scriventi chiedono quindi al Consiglio di Stato – conformemente all’art. 103 LGC – di allestire un progetto di legge cantonale volto ad istituire una 13a rendita mensile AVS

pensata per i beneficiari (cittadini svizzeri o qui domiciliati da almeno 20 anni) dai redditi e dalla sostanza inferiori ad una determinata soglia,

sulla scorta degli eventuali dettami che la Commissione chiamata a trattare il presente atto vorrà preventivamente formulare, o formulando proposte proprie.

considerando altresì le osservazioni formulate nel 2012 tanto dal lod. Consiglio di Stato quanto dall’allora maggioranza Parlamentare (all’interno di tutta la documentazione di Gran Consiglio ed all’interno dell’opuscolo destinato al voto popolare).

Michele Guerra e Boris Bignasca
Per il Gruppo Parlamentare Lega dei Ticinesi

Manager Credit Suisse e FINMA non all’altezza

La sciagurata gestione di Credit Suisse da parte dei vari manager stranieri che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del secondo più importante istituto bancario del nostro Paese, ha “finalmente” mostrato a tutta l’opinione pubblica nazionale che a loro della Svizzera e dei suoi valori interessava ben poco! Anzi forse assolutamente niente! 

Una vergogna! Una vergogna anche per i tanti soldi che hanno immeritatamente succhiato alla banca senza lasciare alcun beneficio al nostro Paese! Se si guarda ai dati borsistici di UBS e Credit Suisse degli ultimi anni, il loro valore va di pari passo fino al mese di marzo del 2021. A partire da quella data UBS ha segnato una tendenza di crescita positiva del valore borsistico della sua azione mentre quella di Credit Suisse è diventata negativa. A questo punto sorge spontanea una domanda: “come mai la preposta Autorità di vigilanza non si è chiesta a cosa era dovuto questo contrastante andamento borsistico?”. 

In altre parole il problema di Credit Suisse era sicuramente già nell’aria da tempo, ma forse nessuno ha mai voluto scoperchiare le pentole che stavano ormai bollendo con al loro interno tanta aria fritta. In questo lasso di tempo vi sono state anche diverse chiusure contabili (definitive e provvisorie) che avrebbero dovuto evidenziare i problemi che stavano stritolando Credit Suisse.

Dire che il problema di Credit Suisse è stato improvviso è una grande bugia o peggio ancora, se nessuno se n’è accorto prima significa che i mezzi di cui dispone l’Autorità di vigilanza non sono assolutamente efficienti. Insomma se la FINMA, il cui gremio della Direzione è composto dai maggiori esperti nazionali, ma anche internazionali di analisi finanziaria, non si è accorta di nulla, sarà opportuno che anche la Direzione di FINMA venga coinvolta nella co-responsabilità del fallimento di Credit Suisse. È perciò importante che su questo aspetto venga fatta chiarezza, con un’inchiesta che porti a punire i responsabili.

Ma vi è di più: se FINMA non è riuscita a capire che la seconda banca più importante del nostro Paese stava piano piano fallendo, come farà ad accorgersi se la “nuova UBS” incapperà in gravi problemi finanziari? Naturalmente ci auguriamo che questo non avverrà mai, ma se succederà, e la finanza è sempre molto imprevedibile, a quel punto non ci sarà più nessuno in grado di offrire un salvataggio. Questa situazione di sfrenato liberismo economico, sostenuto da varie lobby federali oltre che da alcuni partiti politici, non può più essere accettata! C’è da rimanere basiti nel leggere nei quotidiani ticinesi le esternazioni di Credit Suisse: “Siamo al vostro fianco”. Davvero imbarazzante, nemmeno una parola di scusa!? Insomma anche dal lato della comunicazione Credit Suisse non ne ha azzeccata una!

LEGA dei Ticinesi

21.3.2023

Basta spennare il cittadino: i fatti contano più delle parole

La Lega dei Ticinesi esprime grande soddisfazione per la decisione odierna del Gran Consiglio, che si è positivamente espresso sulla ricevibilità dell’iniziativa ”Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!”.

Un ulteriore esempio, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che i fatti contano più delle parole. L’iniziativa da noi lanciata lo scorso mese di settembre aveva trovato un forte consenso nella popolazione raccogliendo oltre 11500 firme valide. Confidiamo ora che possa essere posta in votazione ancora nel corso del corrente anno. In caso di accettazione da parte dei cittadini essa potrebbe così esplicare i suoi effetti positivi per i contribuenti già con la dichiarazione fiscale 2024.

Ricordiamo che le misure proposte con l’iniziativa comporteranno sgravi fiscali stimati in 55 milioni di franchi. Questo a vantaggio principalmente del ceto medio, con sgravi che, a dipendenza della situazione personale e fiscale del contribuente, potranno anche superare il 20%.

La Lega dei Ticinesi dimostra con i fatti di schierarsi a sostegno del ceto medio e di attivarsi concretamente per alleviare il peso, sempre più insostenibile, dei premi di cassa malati, lasciando più soldi in tasca ai cittadini, e non distribuendo sussidi a pioggia con la logica dello “spendi e tassa”. Confidiamo dunque che i ticinesi al momento giusto sapranno distinguere chi difende davvero il ceto medio.

Lega dei Ticinesi

Occorre ripristinare la neutralità integrale

La Lega dei Ticinesi esprime la propria delusione per il voto odierno del Consiglio nazionale, che a strettissima maggioranza (98 voti a 96, con due astensioni) ha deciso, cedendo ancora una volta a pressioni estere, di esprimere un segnale politico favorevole alla riesportazione di materiale bellico, pur respingendo la variante più estrema. Riesportazione  che, nel caso concreto, può ovviamente avvenire solo a sostegno dell’Ucraina. Si tratta di un ulteriore passo nella direzione sbagliata.

Con questa decisione – che speriamo venga sconfessata dal Consiglio degli Stati – la partitocrazia assesta una nuova spallata alla neutralità svizzera, che dall’inizio della guerra in Ucraina è stata progressivamente e sistematicamente svuotata di significato, con la tattica del salame (una fetta alla volta).

In questo modo la maggioranza politica danneggia il ruolo internazionale della Svizzera e anche la causa della pace, privando il mondo di un terreno neutrale di negoziazione.

La Lega dei Ticinesi ribadisce con forza la necessità di un ritorno alla neutralità integrale, ed invita a sottoscrivere la relativa iniziativa popolare federale.

Lega dei Ticinesi

Consiglio nazionale: la partitocrazia (esponenti ticinesi compresi) di nuovo schierata dalla parte dei frontalieri e di chi li assume

La Lega dei Ticinesi deplora la decisione odierna del Consiglio nazionale che ha approvato per 137 voti contro 44 l’ improponibile mozione Schmid (PPD, Consiglio degli Stati) che accorda ai frontalieri il diritto di usare il veicolo privato anche per gli spostamenti professionali.

Siamo dunque davanti ad un’ulteriore facilitazione a beneficio dei frontalieri e di chi li assume. Lo ha dichiarato apertamente nel suo intervento la nuova ministra delle finanze PLR Karin Keller Sutter: (“Si tratta di agevolare i datori di lavoro dei frontalieri”).

Simili agevolazioni sono assolutamente improponibili in Ticino; anche alla luce dei dati sul frontalierato pubblicati nei giorni scorsi dall’ufficio federale di statistica (UST), che fanno stato della continua esplosione del fenomeno, in particolare nel settore terziario (dove i frontalieri attivi sono oltre 52mila, contro i 10mila pre-libera circolazione), con conseguente degrado del mercato del lavoro ticinese.
Ancora una volta la partitocrazia – esponenti ticinesi compresi – sostiene atti parlamentari che favoriscono i frontalieri ed i loro datori di lavoro, danneggiando così i lavoratori indigeni.

Si spera che gli elettori si ricorderanno di questa ed altre (molte alte) “prodezze” al momento di
compilare le schede elettorali per il rinnovo dei poteri cantonali del 2 aprile.

Lega dei Ticinesi