La Lega completa il suo Consiglio esecutivo

Domenica 22 maggio 2022, nel Comune di Monteceneri, si è tenuta l’Assemblea ordinaria della Lega dei Ticinesi. Alla presenza di una quarantina di soci (gli aventi diritto di voto sono i rappresentanti del Movimento a livello federale, cantonale e i municipali) è stata, in particolare, definita la composizione del Consiglio esecutivo per il periodo 2021-2023.
Secondo lo statuto ne fanno parte di diritto il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri, i Consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali, il Capogruppo in Gran Consiglio Boris Bignasca e come uditore il Presidente del Movimento Giovani Leghisti Stefano Tonini.
A loro si aggiungono quattro rappresentanti nominati all’unanimità dall’Assemblea: Sabrina Aldi per il Luganese, Massimiliano Robbiani per il Mendrisiotto, Patrizio Farei per il Bellinzonese e Alto Ticino, e Alessandro Mazzoleni per il Locarnese e Valli.
Al termine, l’Assemblea ha accolto la proposta del Consiglio esecutivo di nominare Rosanna Molteni, per lunghi anni segretaria amministrativa del Movimento e del Gruppo parlamentare, socia onoraria della Lega dei Ticinesi.

Sì al Decreto di risanamento dei conti cantonali: i cittadini dicono basta allo “spendi e tassa”

La Lega dei Ticinesi accoglie con soddisfazione la decisione popolare di domenica favorevole al Decreto di risanamento dei conti cantonali.

Si tratta di una decisione di principio. I cittadini ticinesi richiamano gli organi politici ai loro compiti: il controllo della spesa pubblica non può essere trascurato ed occorre uscire dalla perniciosa logica dello “spendi e tassa”. Le tasche dei contribuenti non sono un self service: i cittadini non accetteranno ulteriori aggravi fiscali in tempo di crisi. La spesa pubblica è fuori controllo:  è dunque sul fronte delle uscite che occorre intervenire per pareggiare i conti dello Stato, non certo su quello delle entrate. Il Ticino non ha in effetti un problema di gettito fiscale, che è anzi costantemente aumentato. Il problema risiede dal lato della spesa. Non è accettabile che, in una realtà di 350mila abitanti, il totale del gettito delle persone fisiche non basti a coprire i costi del personale cantonale.

Con il voto del 15 maggio i cittadini ticinesi hanno inoltre bocciato senza appello le velleità tassaiole della sinistra, che oltretutto andrebbero a colpire i contribuenti quando il loro potere d’acquisto si assottiglia sempre più per i motivi tristemente noti: pandemia, guerra in Ucraina ed effetto boomerang delle sanzioni, aumenti di cassa malati. Il PS ha presentato alcuni mesi orsono un sedicente “piano di rilancio” che prevede di fare esplodere la spesa pubblica per ben 220 milioni di franchi all’anno, da finanziare per intero tramite aggravi fiscali.

Propositi di questo tipo, come pure un risanamento dei conti pubblici sulle spalle dei contribuenti mentre le uscite continuano ad esplodere e la burocrazia a gonfiarsi, sono dunque stati respinti dalle urne. La politica cantonale sarà finalmente obbligata a prenderne atto ed a comportarsi di conseguenza.

Lega dei Ticinesi