La coalizione Lega-UDC ancora vincente 

Le ticinesi e i ticinesi hanno confermato nell’elezione di ballottaggio per gli Stati di questa domenica la forza del centro destra e della coalizione Lega dei Ticinesi/UDC. 

Il risultato di Marco Chiesa, sostenuto massicciamente dalle elettrici e dagli elettori della Lega dei Ticinesi, non è mai stato messo in discussione e gli oltre 40mila voti dimostrano quanto il Ticino abbia bisogno di una figura forte, autorevole e ascoltata. 

Nello stesso tempo l’elezione di Fabio Regazzi testimonia la volontà di un Ticino che ha voluto cambiare, dopo un quadriennio in cui i rappresentanti ticinesi alla Camera Alta si sono sostanzialmente annullati, perché su posizioni opposte sui temi trattati a Berna. 

Ora il Ticino farà sentire la sua voce, interpretando la sensibilità e le idee della Lega dei Ticinesi al Consiglio degli Stati. Un ringraziamento a tutte le elettrici e a tutti gli elettori della Lega dei Ticinesi che sono andati alle urne e a tutti i votanti. 

Da subito si riparte a fare politica a favore delle e dei Ticinesi. Le elezioni comunali sono dietro l’angolo: un appuntamento che ci vedrà ancora protagonisti. 

Interrogazione

Dopo la decisione del Consiglio federale di prolungare lo statuto di protezione S è opportuno chiarire la situazione dei cittadini ucraini al beneficio di questa protezione in Ticino. 

Pertanto porgiamo le seguenti domande:

  1. Quanti sono gli ucraini con statuto S in Ticino al 31.10.2023?
  2. Quanti di questi ricevono l’aiuto sociale?
  3. Quanti sarebbero potenzialmente occupabili nel mondo del lavoro?
  4. Quanti lavorano effettivamente?
  5. Come pensa il Governo di raggiungere gli obiettivi federali di raddoppiare (dal 20 al 40%) il tasso di occupazione lavorativa?
  6. Quanto ha il Cantone speso sinora (al lordo e al netto) dall’inizio della crisi a seguito del conflitto in Ucraina?

Boris Bignasca, Lega dei Ticinesi

No al telelavoro dei frontalieri

Comunicato stampa

La Lega dei Ticinesi deplora l’accordo sullo smartworking dei frontalieri con l’Italia raggiunto venerdì tra la ministra delle Finanze PLR Karin Keller Sutter ed il suo omologo italiano, che permetterà ai permessi G di svolgere in home office fino il 25% del proprio lavoro.

E’ evidente che dello smartworking possono usufruire solo gli impiegati del terziario amministrativo (gli operai ed il personale curante non possono ovviamente lavorare da casa): ossia quei frontalieri che soppiantano i ticinesi generando sul nostro territorio disoccupazione e dumping salariale.

Con questo accordo, il Ticino viene reso ancora più attrattivo per quei permessi G che non ci dovrebbero nemmeno essere. Proprio il contrario di quello che andrebbe fatto!

Ci si chiede inoltre:
a) Chi controllerà che il 25% di telelavoro non diventi poi abusivamente il 50% o il 100%?
b) Chi assumerà ancora ticinesi se alle imprese “con poca sensibilità sociale” sarà permesso di ingaggiare “frontalieri” (anche dalla Sicilia!) senza nemmeno bisogno di farli arrivare fisicamente qui?

Lega dei Ticinesi

FFS: riduzione del prezzo dell’abbonamento generale FFS

Abbiamo preso atto che la galleria di base del San Gottardo verrà ripristinata solo a partire da settembre 2024, e che le FFS si stanno impegnando al massimo per poter ripristinare il prima possibile il transito dei treni passeggeri.

La tratta che interessa moltissimi studenti e lavoratori ticinesi pendolari necessita un’attenta risposta da parte della politica e in questo senso il vorrei che il Consiglio di Stato si attivi con le FFS affinché chi ha sottoscritto un abbonamento generale, e dimostra di fare un viaggio verso sud o nord del Gottardo, possa essere risarcito in parte dei costi del suo abbonamento o in alternativa ottenere uno sconto nella sottoscrizione dell’abbonamento generale 2024.

Oltre agli abbonati anche l’utenza in generale deve avere la possibilità di acquistare i biglietti a dei prezzi scontati visto e considerato che i minori tempi di percorrenza non possono essere garantiti.

Sarebbe buona cosa sollecitare Alliance Swiss Pass a rinunciare all’aumento dei prezzi medi del 4.3%, quale misura di risarcimento generale per gli utenti.

Andrea Sanvido, Lega dei Ticinesi

Lupo: soddisfazione per la decisione del Consiglio Federale

La Lega dei Ticinesi accoglie favorevolmente l’importante e coraggiosa decisione del Consiglio Federale di modificare l’ordinanza sulla caccia e nella fattispecie di dare il via all’abbattimento preventivo del lupo nel tentativo di ridurre notevolmente e prevenire futuri danni.

Già nel corso di questo inizio di legislatura la Lega si è mossa con atti parlamentari al fine di sensibilizzare tutte le forze politiche e lo stesso Consiglio Federale sul tema, propendo delle soluzioni da seguire in linea anche con quanto deciso oggi nella Capitale. La convenzione di Berna oltretutto non risponde più agli attuali bisogni in materia di protezione del lupo e va rivista.

Infatti, i branchi son sempre più numerosi e considerare il lupo come animale a rischio d’estinzione è al giorno d’oggi errato. La convivenza tra lupi ed agricoltura è stata voluta se non addirittura forzata ma non di certo pianificata e molteplici famiglie contadine sono in grave difficoltà. Le misure di protezione per molte aziende a causa della conformità del territorio e altri fattori non sono attuabili. Dobbiamo sostenere i nostri allevatori e le allevatrici con agevolazioni sugli abbattimenti e circoscrivendo le aree dove il lupo può cacciare liberamente.

Il Gruppo Lega in Gran Consiglio continuerà a tenere sotto controllo la tematica e qualora non vedesse miglioramenti si adopererà con ulteriori richieste.

Per il Gruppo Lega
Sem Genini e Andrea Sanvido

Statuto S prolungato ad oltranza: ennesima decisione inaccettabile

La Lega dei Ticinesi deplora la decisione del Consiglio federale di prolungare la durata dello statuto S dei profughi ucraini almeno fino al 4 marzo 2025.
Ancora una volta, il CF si è accodato in modo acritico alla politica dell’UE, che ha prolungato l’ammissione provvisoria degli ucraini fino al 4 marzo 2025, dimenticandosi però che lo statuto S comporta privilegi che altri paesi non concedono.

E’ evidente che l’ennesima proroga vanificherà completamente il principio dello “statuto orientato al rimpatrio”: i profughi ucraini rimarranno definitivamente in Svizzera.

Ancora per anni i cittadini assisteranno impotenti al versamento di prestazioni sociali (rendite, spese per l’alloggio, copertura sanitaria…) a stranieri titolari di automobili di lusso,  mentre per i ticinesi si prevede, con il Preventivo 2024, il decurtamento dei sussidi di cassa malati.

L’obiettivo del CF di integrare professionalmente entro fine 2024 il 40% dei profughi ucraini è utopistico e comunque problematico: in Ticino gli ucraini lavorerebbero a scapito dei ticinesi o degli 80mila frontalieri in continuo aumento? C’è da temere, a scapito dei ticinesi.

Ancora una volta la politica immigrazionista del Consiglio federale si dimostra catastrofica: con il prolungamento ad oltranza dello statuto S la Svizzera si trasforma in un polo d’attrazione per profughi ucraini che rimarranno qui in via definitiva  mentre d’altro canto, lasciando le frontiere spalancate, il nostro paese si riempie di finti rifugiati magrebini con alta propensione alla delinquenza.

Fino a quando la popolazione residente sarà disposta a tollerare questa situazione?

Lega dei Ticinesi