Subito un fondo sovrano per salvare la nostra economia e realizzare infrastrutture per la Svizzera

Comunicato stampa

Proposta della Lega dei Ticinesi per l’istituzione di un Fondo Sovrano Svizzero a sostegno delle infrastrutture nazionali e cantonali, con l’effetto di ridurre il rafforzamento pericoloso per l’economia elvetica del franco svizzero.

Il franco svizzero ha mostrato una tendenza al rafforzamento negli ultimi anni, con il cambio euro-franco che da circa quattro anni si mantiene sotto i 95 centesimi. Sebbene ciò rifletta la solidità dell’economia svizzera, un franco forte può rappresentare un ostacolo per le esportazioni, rendendole più costose e indebolendo l’economia elvetica.
I recentissimi sviluppi nel mercato delle valute sono ancora peggiori del recente passato; il rapporto franco-euro si è assestato attorno ai 92 centesimi, mentre quello franco-dollaro ha avuto una caduta dai 90 agli 81 centesimi per un dollaro. Una situazione insostenibile che ci riporta agli Anni Novanta, che furono un periodo di grandi difficoltà ma pure di opportunità per il nostro Paese e il nostro Cantone in particolare.

Proposta
La Lega dei Ticinesi propone l’istituzione di un Fondo Sovrano Svizzero, indipendente dal bilancio della Confederazione, finanziato con una parte delle riserve monetarie della Banca Nazionale Svizzera (BNS). Questo fondo avrebbe l’obiettivo di investire in infrastrutture strategiche a livello nazionale e cantonale, con particolare attenzione alla coesione e allo sviluppo della Svizzera e quindi anche del Canton Ticino. Nel fondo potrebbe essere inserito anche una parte di partecipazione obbligazionale per enti pubblici e cittadini svizzeri, in modo da garantire una remunerazione sicura ed evitare influenze estere.

Obiettivi del Fondo
1. Sostenere l’economia nazionale: Investendo in progetti infrastrutturali, si stimola l’economia interna, creando posti di lavoro e migliorando la competitività del paese.
2. Valorizzare la coesione nazionale e il Canton Ticino: Finanziare progetti infrastrutturali in Svizzera permette di creare premesse per un ulteriore sviluppo del Paese, puntando però alla vivibilità. L’aumento della capacità autostradale e ferroviara deve avvenire con il minor impatto, ad esempio con gallerie e interramenti (come fu con Ferrovia2000). In Ticino si pensi ad esempio al collegamento A2-A13, la circonvallazione Agno-Bioggio, la rete tram-treno e il completamento di AlpTransit a sud, per migliorare la mobilità e l’accessibilità della regione. Diversificare le riserve della BNS: Utilizzare una parte delle riserve monetarie per investimenti a lungo termine in infrastrutture, riducendo la dipendenza da asset esteri e contribuendo alla stabilità economica.

Conclusione
La creazione di un Fondo Sovrano Svizzero rappresenta un’opportunità per utilizzare in modo strategico le riserve della BNS, sostenere l’economia nazionale e valorizzare regioni come il Canton Ticino. Il fondo sovrano andrà a finanziare i costi delle infrastrutture (ad esempio ampliamento reti ferroviarie e stradali, progetti regionali come il collegamento A2-A13, rete tram-treno, circonvalazione Bioggio-Agno) creando debiti alla Confederazione e nello stesso modo andremo ad indebolire il franco svizzero in modo naturale, senza creare troppi rischi valutari acquistando o vendendo valuta estera tramite la BNS. In questo modo gli investitori esteri vedranno che anche la Svizzera ha debiti e orienteranno le loro strategie senza ulteriormente rafforzare la nostra valuta nazionale.
Invitiamo il Consiglio federale e il Parlamento a considerare seriamente questa proposta, nell’interesse di una Svizzera più forte e coesa. A questo scopo il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri presenterà una mozione al Consiglio federale, mentre a livello cantonale il gruppo parlamentare leghista presenterà un’iniziativa cantonale a firma di Daniele Piccaluga e Alessandro Mazzoleni.

80° anniversario dalla nascita di Giuliano Bignasca

Comunicato stampa

Il fondatore della Lega dei Ticinesi, combattente per la libertà e il Ticino

In occasione dell’80° anniversario dalla nascita di Giuliano Bignasca, fondatore e anima della Lega dei Ticinesi, il Movimento desidera ricordare con gratitudine e orgoglio l’uomo che ha rivoluzionato la politica cantonale con coraggio, passione e una visione chiara: mettere il Ticino e i ticinesi al centro.
Giuliano Bignasca non è stato un politico come gli altri. È stato un combattente vero, un uomo libero che ha sfidato il potere costituito, rotto gli schemi e dato voce a chi per troppo tempo era rimasto inascoltato.
Con la fondazione della Lega nel 1991, ha scosso un sistema bloccato e autoreferenziale, portando le istanze del popolo direttamente nelle stanze del potere.
Il “Nano” ha sempre lottato per un Ticino sovrano, forte e rispettato. Ha denunciato senza paura l’invasione dei frontalieri, la pressione fiscale asfissiante, la sudditanza a Berna e la politica delle poltrone. Ha portato la battaglia sul terreno della concretezza, vicino alla gente, senza compromessi e senza peli sulla lingua.
A 80 anni dalla sua nascita, la sua eredità politica e umana resta viva più che mai.
La Lega dei Ticinesi prosegue il suo cammino nel solco tracciato da Giuliano, con lo stesso spirito combattivo e la stessa determinazione a difendere i valori di libertà, autonomia e giustizia sociale.
Grazie, Giuliano. Il tuo esempio ci guida ancora. Il tuo Ticino è il nostro. E noi non molliamo.

La Lega dei Ticinesi si congratula per l’elezione di Luca Frasa e Andrea Rabaglio

Comunicato stampa

La Lega dei Ticinesi esprime grande soddisfazione e un forte senso di orgoglio per l’elezione di Luca Frasa (Lega-Udc-Ind.) nel Municipio del nuovo Comune di Quinto e di Andrea Rabaglio (Udc-Lega-Ind.) nel Municipio del neocostituito Comune di Lema.

Due figure giovani, determinate e profondamente legate al territorio, che incarnano appieno lo spirito della Lega: prossimità ai cittadini, difesa dell’identità ticinese, responsabilità amministrativa e concretezza nelle scelte.

In un momento storico segnato da importanti trasformazioni istituzionali, la presenza leghista nei Municipi di due Comuni appena costituiti rappresenta un segnale politico forte e incoraggiante: i cittadini riconoscono e premiano la serietà, la coerenza e l’impegno sul campo.

La Lega dei Ticinesi si congratula inoltre con tutte le candidate e tutti i candidati leghisti eletti nei Consigli comunali di Quinto e Lema. La loro presenza è garanzia di un lavoro serio, attento e vicino ai bisogni concreti della popolazione.

Un ringraziamento va alle persone non elette e ai proponenti per l’impegno e il lavoro svolto a supporto delle liste.

A Luca Frasa, Andrea Rabaglio e a tutti gli eletti va il nostro più caloroso augurio di buon lavoro. La Lega sarà al loro fianco in questo nuovo cammino di responsabilità e impegno per il bene delle rispettive comunità.

Avanti così, per il Ticino e per i ticinesi!

Ticino, pista di prova per piloti italiani? Anche no, grazie.

Comunicato stampa

Negli ultimi sette giorni, le strade del nostro Cantone sono state teatro dell’ennesima invasione di piloti d’importazione, con targhe italiane e piedi pesanti. L’ultimo “exploit”: una 34enne sorpresa a 124 km/h in una zona 50. A casa sua, le avrebbero probabilmente ritirato la patente sul posto (e forse anche le chiavi di casa), ma qui – purtroppo – la musica è ancora troppo dolce nei confronti di questi pirati d’importazione.

Mentre in Italia si inaspriscono le pene per chi corre, almeno quattro italiani in sette giorni si sono distinti per gravissimi superamenti di velocità sulle strade ticinesi; di questi pirati della strada tre erano donne. Non c’è che dire…

Un grande grazie alla Polizia cantonale, che con costanza e professionalità continua a tenere sotto controllo questi pirati della strada d’importazione, limitando i danni causati da chi scambia il nostro Cantone per un autodromo gratuito. Come scritto alcuni anni fa, evitiamo l’italianizzazione del nostro territorio: le regole, benché talvolta strette, vanno rispettate e in particolare da chi è ospite in casa nostra!

Per la sicurezza del Ticino e dei Ticinesi. 

Criminalità transfrontaliera: maggiore sicurezza per il Ticino

Movimento Giovani Leghisti

La facilità con cui i malviventi, non residenti, riescano attraversare il confine per commettere reati è preoccupante!

Diverse testate giornalistiche hanno evidenziato che negli ultimi giorni, il Mendrisiotto e stato vittima di una serie preoccupante di furti: sette episodi tra Arzo, Novazzano, Mendrisio e Riva San
Vitale hanno visto come obiettivi abitazioni private, esercizi pubblici e persino il centro sportivo locale. In alcuni casi, le telecamere di sorveglianza hanno immortalato i malviventi, fornendo elementi utili ai nostri agenti.

Questo incremento di attivita criminali non sono una novita nel nostro Ticino e confermano interrogativi gia sollevati dalla Lega dei Ticinesi sulla sicurezza del nostro cantone, una regione di confine particolarmente esposta a reati transfrontalieri. Come già evidenziato in passato, la presenza di dogane non presidiate facilita l’ingresso e la fuga di criminali stranieri, rendendo il nostro territorio un bersaglio privilegiato.

La posizione geografica del Ticino, confinante con regioni densamente popolate come la Lombardia, aumenta iI rischio di infiltrazioni criminali stranieri. Malviventi provenienti dall’ltalia ed altri paesi possono facilmente entrare nel nostro cantone per commettere reati e poi rapidamente dirigersi oltre confine rendendo difficile il loro rintraccio.

Per garantire la sicurezza delle famiglie ticinesi, è imperativo rafforzare i controlli alle frontiere e in tutto il territorio cantonale. Un presidio più efficace delle dogane e una maggiore collaborazione tra
le forze dell’ordine svizzere e italiane sicuramente aiuterebbero il territorio ticinese a non essere preso di mira. Inoltre, l’implementazione di tecnologie avanzate di sorveglianza e il potenziamento delle risorse dedicate alla sicurezza interna sono misure necessarie per proteggere la nostra comunità.

I primi a beneficiare di un rafforzamento dei controlli sarebbero proprio le nostre famiglie, i nostri anziani, i nostri bambini mentre giocano al parco giochi e tutti coloro che nel nostro cantone credono, e con grande sacrificio gestiscono un’attività. Una maggiore sicurezza, quindi, significa una qualità della vita migliore, senza il timore che la propria casa o la propria attivita vengano prese di mira dai delinquenti non residenti. Sapere che i nostro territorio é protetto da controlli efficaci permetterebbe a tutti noi di vivere vivere serenamente.

Questi eventi nel Mendrisiotto non sono un primo campanello d’allarme ma bensì la conferma di quanto sia necessario un intervento politico che incentivi ad un aumento dei controlli, prima di ritrovarci come la vicina Milano.

2 aprile 1995: Marco Borradori entra in Governo. Da 30 anni al servizio dei ticinesi!

Il 2 aprile 1995 Marco Borradori veniva eletto in Consiglio di Stato, segnando l’ingresso della Lega dei Ticinesi nel Governo cantonale. Oggi, a 30 anni di distanza, celebriamo un traguardo storico per un movimento che ha saputo lasciare il segno nella politica ticinese. Un ricordo speciale va a Marco, figura simbolo di passione, dedizione e vicinanza alla gente. La sua eredità continua a ispirarci.