“Per un Natale solidale, con e per i Ticinesi

Comunicato stampa

L’associazione TICINO SOCIALE – sotto il motto “per un Natale solidale, con e per i Ticinesi” – ha devoluto contributi a tre associazioni benefiche che aiutano i Ticinesi in difficoltà. Per un totale di 12’500.- franchi, TICINO SOCIALE ha sostenuto la Fondazione Giuliano Bignasca, il Soccorso d’inverno Ticino e l’associazione “UN cuore a TRE ruote”.

Giovedì 21 dicembre 2023 è stato un momento emozionante per l’associazione TICINO SOCIALE, rappresentata da Norman Gobbi e Daniele Piccaluga, che si adopera nel raccogliere fondi a favore di enti benefici che aiutano i Ticinesi in difficoltà. L’associazione – nata quest’anno – ha scopo ideale ed esclusivamente di pubblica utilità, in particolare si prefigge di promuovere e sostenere, direttamente o indirettamente, qualsiasi tipo di attività volta a promuovere uno sviluppo sociale, civico e solidale della società.

Con l’azione di sostegno “UN NATALE SOLIDALE, CON E PER I TICINESI” l’associazione TICINO SOCIALE è riuscita a raccogliere contributi da ridistribuire a enti benefici attivi sul territorio cantonale. Prima delle festività natalizie, sono stati consegnati i primi contribuiti a tre organizzazioni che da anni sostengono i Ticinesi in difficoltà. Per un totale di 12’500.- franchi sono stati versati contributi a favore di:

Fondazione Giuliano Bignasca (rappresentata dal presidente Boris Bignasca),
Soccorso d’inverno Ticino (rappresentata dalla direttrice Paola Eicher-Pellegrini e dal membro di comitato Roberto Agosta) e
UN cuore a TRE ruote (rappresentata da Don Emanuele Di Marco).

Gli assegni simbolici sono stati consegnati ai rappresentanti dai vari enti, in un momento di scambio reciproco e arricchente, che motiva ancora di più il comitato di TICINO SOCIALE ad operarsi a favore di enti e organizzazioni che aiutano concretamente i Ticinesi in difficoltà.

Didascalia foto:
TICINO SOCIALE ha contribuito con 12’500 franchi a favore di UN cuore a TRE ruote, Soccorso d’inverno Ticino e Fondazione Giuliano Bignasca.

Norman Gobbi acclamato coordinatore della LEGA 

Nel fine pomeriggio di domenica 17 dicembre, a Rivera (Comune di Monteceneri), la Lega dei Ticinesi si è riunita in Assemblea straordinaria. All’ordine del giorno, in particolare, la valutazione del risultato elettorale alle recenti Elezioni federali, nonché una proposta d’aggiornamento dello Statuto del Movimento. A sorpresa, l’Assemblea ha deciso di nominare Norman Gobbi coordinatore della LEGA fino almeno dopo le comunali 2024.

L’aggiornamento previsto dello Statuto della LEGA non si è svolto nella forma prevista, poiché in sala è stata presentata una mozione d’ordine – da parte di Antonella Bignasca – che ha invitato a concedere al futuro coordinatore la possibilità di scegliersi tutte le persone che comporranno la sua squadra. Questa proposta ha parallelamente chiesto di aprire l’adesione agli organi della LEGA a persone che non ricoprono ruoli istituzionali, così da ampliare la base a favore del Movimento.

La proposta ha ottenuto un ampio consenso, modificando di fatto la trattanda. La cinquantina di presenti ha designato per acclamazione il Consigliere di Stato Norman Gobbi quale coordinatore della LEGA. Gobbi, commosso dalla nomina inattesa, ha dichiarato all’Assemblea: “Non mi state facendo un regalo, perché il doppio ruolo è un onere importante. Lo faccio perché voglio bene alla LEGA, come a tutte e tutti voi, presenti qui stasera a 8 giorni dal Natale”. 

Gobbi sarà coordinatore per il tempo necessario ad individuare la figura giusta che riprenda le redini del Movimento e sappia tracciare la linea politica in vista del termine elettorale 2027. 

La stessa Assemblea sarà chiamata nei primi mesi ad approvare il nuovo Statuto, rispettivamente a formalizzare la nomina del nuovo coordinatore. 

Per quanto riguarda l’esito elettorale, è stata espressa soddisfazione per la conferma del Consigliere nazionale uscente Lorenzo Quadri, mentre sono stati analizzati i motivi per il mancato raggiungimento del secondo obiettivo annunciato, ovvero l’elezione di un secondo leghista alla Camera bassa.

Meno tasse per i ticinesi e imposte di circolazione bloccate a 80 milioni

Il Gruppo della Lega difende il potere d’acquisto del ceto medio

Il Gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi è soddisfatto dell’ultima sessione parlamentare. In particolare per la riforma tributaria e l’introduzione della nuova formula di calcolo per definire le imposte di circolazione. Queste due scelte permettono ai ticinesi di pagare meno imposte.

Imposte di circolazioni bloccate a 80 milioni grazie alla LEGA
Dopo un lungo iter, che è passato anche attraverso la votazione popolare del 30 ottobre dell’anno scorso, finalmente è stata introdotta la nuova formula che definisce l’imposta di circolazione per gli automobilisti ticinesi. Il rapporto di maggioranza di Boris Bignasca, unito anche a un emendamento di Andrea Censi, ha blindato la volontà espressa dal popolo. È stato mantenuto il principio di chi più inquina più paga; si è fissato a 80 milioni di franchi l’ammontare complessivo del gettito da riscuotere. Inoltre è stata ancorata la facoltà del Gran Consiglio (e in via definitiva eventualmente del popolo) di vigilare sull’importo del gettito, così che eventuali modifiche devono passare dal Parlamento, senza quindi dare una cambiale in bianco al Governo. Un impegno, quello di rispondere alla volontà popolare, assunto in prima persona dalla Lega dei Ticinesi.

L’alternativa alla riforma tributaria è un aumento netto delle imposte per tutti di 45 milioni
Anche sulla riforma tributaria, che permette di ridurre le imposte alle ticinesi e ai ticinesi, la Lega esprime soddisfazione in particolare per i seguenti importanti pilastri:

  • L’aumento delle deduzioni delle spese professionale
  • L’adeguamento dell’imposta di successione e donazione, tenendo conto delle famiglie ricomposte e dei rapporti di concubinato sempre più presenti nell’attuale società
  • La dimunuzione della tassazione delle prestazioni in capitale della previdenza, con lo scopo di portare la fiscalità ticinese in linea con quella degli altri Cantoni e fermare la fuga di gettito.
  • E infine la riduzione delle aliquote massime dell’imposta sul reddito, tesa a riportare il Ticino all’interno della pressione media in Svizzera. In tal modo si evita di perdere contribuenti facoltosi, che da soli apportano alle casse dello Stato il 20% del gettito. La maggioranza ha pure proposto su questo ultimo aspetto, per diminuire l’impatto finanziario per il Cantone e i Comuni, di procedere a una riduzione progressiva di 0.5 punti percentuali all’anno sull’arco di 6 anni, posticipando l’inizio della discesa delle aliquote a partire dal 2025.

Fatti concreti, e non solo propaganda, a favore delle cittadine e i cittadini ticinesi, confrontati con gli aumenti dei premi di cassa malati e dell’inflazione generalizzata.