Preventivo 2024 – Usciamo dal caos con parziale soddisfazione

Il Gruppo Lega dei Ticinesi esprime la propria posizione in merito alla firma del rapporto sul Preventivo, sottolineando la necessità di uscire dal caos mediatico che ha caratterizzato le ultime settimane.

Pur manifestando solo parziale soddisfazione, il Gruppo desidera evidenziare alcuni risultati positivi ottenuti durante le negoziazioni. In primo luogo, siamo lieti di annunciare che abbiamo ottenuto il mantenimento dei sussidi di cassa malati, riconoscendo l’importanza di preservare il sostegno economico per coloro che lo necessitano in questo difficile momento. Inoltre, siamo soddisfatti di annunciare il consenso riguardo a risparmi significativi nel settore degli asilanti.

Il principio approvato è molto semplice: il Ticino spenda solo i soldi che riceve dalla Confederazione (e cioé 50 milioni per il 2024) e non aggiunga altri milioni dei contribuenti ticinesi. Tuttavia, il Gruppo Lega dei Ticinesi riconosce che vi è ancora lavoro da fare per affrontare appieno le sfide finanziarie del Canton Ticino.

Pur apprezzando i progressi finora compiuti, continueremo a vigilare attentamente sulla gestione delle risorse pubbliche per garantire un futuro più stabile e sostenibile per tutti i cittadini. Tutto questo senza bloccare gli investimenti, senza colpire i più deboli e senza alzare le imposte.

Boris Bignasca

Per il gruppo LEGA in Gran Consiglio

Industria del sociale: risparmiare senza penalizzare gli utenti. Si può?

Interrogazione
Nell’ambito dell’attività e della conseguente spesa dello Stato, molte attività sono delegate ad enti e organizzazioni esterne attraverso dei mandati di prestazione di varia natura e di vario oggetto, ma referenti alle stesse organizzazioni. Pur partendo dal principio della buona fede, possiamo però immaginarci che determinati servizi e prestazioni possano essere svolti con qualche risorsa in meno senza penalizzare gli utenti.
Infatti, i vari mandati vengono concessi da unità amministrative diverse (socialità, integrazione, lavoro, trasporti, formazione, …), senza un reale coordinamento e supervisione dei singoli contratti.
Per valutare questa situazione si chiede al Consiglio di Stato di:

  1. Quanti sono i mandati di prestazione cantonali ad organizzazioni attive nell’ambito sociale e formativo?
  2. Perché questi mandati non vengono resi pubblici o almeno messi a disposizione del Gran Consiglio per una valutazione?
  3. Quante sono le organizzazioni che ricevono mandati di prestazione nell’ambito sociale e formativo?
  4. Quanti sono i dipendenti di queste organizzazioni?
  5. Quanti sono gli utenti di queste organizzazioni?
  6. Che tipo di permesso hanno gli utenti di queste organizzazioni? (CH, domiciliato, dimorante, asilante, ecc)
  7. Quante sono le organizzazioni che ricevono più di un mandato? (Indicare il nome dell’organizzazione, il numero di mandati e l’importo complessivo)
  8. È garantita una visione d’insieme dei mandati dati in diversi settori per identificare eventuali miglioramenti nella gestione dei costi?
  9. Il Cds intende valutare nuove modalità di contrattualizzazione globale per ovviare a mandati cumulativi, anche in settori diversi, alla stessa organizzazione (es. SOS, CRS, Caritas, …)?

Boris Bignasca
Per il gruppo LEGA dei Ticinesi

13a AVS: per i ticinesi la LEGA dice SÌ

La maggioranza delle pensionate e dei pensionati ticinesi fatica ad arrivare a fine mese. È un dato di fatto avvalorato dai continui aumenti delle bollette per pagare i premi di cassa malati, per pagare l’elettricità e a volte gli affitti. A ciò si aggiungono le recenti riforme (tagli) alla Prestazione complementare (PC): con il primo gennaio 2024 verranno  innalzati i valori soglia della sostanza che danno diritto alla complementare. Di conseguenza, un certo numero di anziani si vedrà decurtare o addirittura revocare la rendita. Anche il recente obbligo di restituzione imposto agli eredi spingerà parecchi anziani a rinunciare a chiedere la PC. Per questo motivo la Lega dei Ticinesi dice SÌ all’iniziativa sulla Tredicesima AVS, che i cittadini svizzeri saranno chiamati a votare domenica 3 marzo.

La Lega dei Ticinesi già 25 anni fa aveva portato avanti una “storica” battaglia per accordare agli anziani ticinesi una rendita supplementare. In quel caso si trattava di una prestazione destinata alle persone in età AVS, che sarebbe stata finanziata dal Cantone. Soprattutto – e qui sta la differenza rispetto all’iniziativa su cui si voterà a marzo – non sarebbe stata elargita a tutti indiscriminatamente. Era infatti riservata agli anziani di condizione economica modesta e residenti da molto tempo in Ticino. Quella battaglia – avversata da tutti i partiti storici, P$ in primis, che dichiaravano che i nostri anziani non avevano bisogno di alcun aiuto (sic!) – venne persa in votazione popolare il 23 settembre 2012.

Negli ultimi 10 anni le condizioni economiche dei nostri pensionati in generale sono peggiorate. Assistiamo a una consistente erosione del potere d’acquisto dei cittadini e gli anziani ne risentono più di altri, non avendo la possibilità di aumentare il proprio reddito. Seppur cosciente che l’iniziativa in votazione a livello federale il 3 marzo accorderà una tredicesima AVS a tutti i pensionati (quindi anche ai fortunati benestanti che non ne avrebbero bisogno), la Lega dei Ticinesi sostiene l’iniziativa e chiede di votare SÌ. Le cittadine e i cittadini devono scegliere tra un versamento da parte della Confederazione a innaffiatoi a tutti o il niente a tutti. Coerente con il suo passato e con le battaglie a favore dei nostri anziani la Lega dei Ticinesi ritiene valida la prima opzione. Ci sarà tempo e modo per correggere a livello legislativo le distorsioni dell’iniziativa. Un eventuale NO cancellerebbe il tema per almeno altri 10 anni e sarebbe uno schiaffo a tutti i nostri anziani in difficoltà.

Lega dei Ticinesi

Gobbi sceglie 4 vice coordinatori

Di seguito riportiamo una comunicazione importante all’attenzione dei media cantonali del coordinatore della Lega dei Ticinesi, Norman Gobbi.

“Oggi sono a presentarvi i nostri vice coordinatori della LEGA, un team unito e determinato che si impegna a rilanciare il nostro amato movimento. Con passione e dedizione, ognuno porta un contributo unico e prezioso. Una scelta non semplice viste le numerose personalità del nostro movimento; una scelta che unisce le forze per il bene della LEGA.

Ho deciso di unire esperienza e storia della prima guardia leghista, con il futuro e il dinamismo dei giovani deputati neo-eletti. Due donne di esperienza che hanno dato molto alla LEGA, due uomini che credono nei valori fondanti del nostro movimento. Il nostro impegno è quello di tornare ai principi fondatori, con i quali – come scrivevano Giuliano Bignasca e Flavio Maspoli nel 1991 – “noi vogliamo dimostrare che la nostra non è demagogia ma senso pratico”.

In questi anni la LEGA ha saputo evolversi, assumendo ruoli istituzionali con impegno e capacità, grazie proprio al senso pratico e alla capacità di ascoltare i cittadini ticinesi. Quei cittadini che sono al centro delle nostre attenzioni e azioni: come recentemente comunicato dal Gruppo parlamentare leghista in merito al Preventivo dello Stato 2024, ci impegneremo a rivedere la spesa cantonale senza incidere sui ticinesi confrontati con l’aumento delle spese obbligate (cassa malati, energia, alimentari) e una stagnazione dei salari. Il nostro obiettivo è di tenere unito il nostro Cantone, evitando di perdere chi crea benessere, senza lasciare indietro i ticinesi in difficoltà: solo così rispondiamo allo spirito sociale e imprenditoriale del nostro amato Cantone.

Ecco i nomi dei quattro vice della Lega dei Ticinesi:

  • Antonella Bignasca, eletta tra i primi deputati leghisti della storia del nostro movimento nel 1991, è anche l’editrice del Mattino della domenica.
  • Roberta Pantani Tettamanti, una combattiva leghista della prima ora, che si è fatta le ossa politiche sul terreno comunale e federale.
  • Alessandro Mazzoleni, deputato e municipale, con una profonda rete di competenze professionali e conoscenze personali.
  • Daniele Piccaluga, deputato e municipale, con lo slancio tenace del fare, come quando era sportivo d’élite a livello nazionale.

Per sviluppare l’azione politica della LEGA creeremo un gruppo di pensiero coordinato da Gianmaria Frapolli che riunirà persone vicine al movimento, nell’intento di formulare proposte e idee per rispondere alle sfide del Cantone. In parallelo verrà sviluppata la formazione interna, organizzata da Andrea Sanvido, allo scopo di far crescere le giovani leve leghiste, linfa essenziale al futuro del movimento. 

Insieme, affronteremo le sfide, ispirando cambiamenti positivi e consolidando il nostro impegno per un futuro migliore per il Ticino. La forza del nostro movimento è la chiave del nostro successo, e insieme – con il vostro indispensabile sostegno e impegno diretto – costruiremo un percorso di crescita per il bene di tutti. Avanti con determinazione e fiducia, per e con i Ticinesi!”

Lega dei Ticinesi

In 6 anni le entrate illegali sono aumentate di 10 volte in Ticino!

Alle parole si può credere o non credere. Ma le cifre non mentono! Mai! E allora la Lega dei Ticinesi segnala sbigottita che nel giro di 6 anni le entrate illegali di stranieri al confine sud della Confederazione – cioè il Canton Ticino! – sono decuplicate. Si è passati da un già elevato 2’401 nel 2017 a un impressionante 24’492 fino a prima di Natale. Un numero 10 volte più grande! Senza considerare che anche nel 2023 più del 50% degli illegali hanno cercato di entrare in Svizzera dal Ticino.

Questo massiccio arrivo di clandestini attraverso il confine ticinese crea costi supplementari per il nostro Cantone. Questi costi devono essere maggiormente riconosciuti dalla Confederazione e dagli altri Cantoni. Per questo la Lega dei Ticinesi chiede che il Consiglio federale e la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) facciano arrivare al Ticino maggiori contributi per gestire al meglio (come sta peraltro facendo il Ticino ma anche a sue spese) questa vera e propria emergenza.

Inoltre, la Lega dei Ticinesi – con forza – ribadisce la necessità di avere valichi costantemente sorvegliati per impedire l’arrivo di finti rifugiati con alta propensione alla delinquenza. Si tratta di aumentare la nostra sicurezza interna, per i residenti e per i loro beni. Una questione che il Consiglio federale ha sempre minimizzato. Le cifre però ora chiedono un altro tipo di intervento! Basta dormire sonni tranquilli a Berna, lasciando che il Ticino faccia tutto il lavoro, anche per conto degli altri Cantoni!

Lega dei Ticinesi

Sì al preventivo solo se si tutelano gli interessi dei ticinesi

Le tre proposte in breve: basta sussidi ai permessi B, niente spese superflue per gli asilanti, ridimensionamento dell’amministrazione cantonale.

Il Gruppo Parlamentare della Lega sottolinea tre punti cruciali ma soprattutto ragionevoli per garantire una gestione finanziaria responsabile ed in grado di evitare inutili sperperi dei soldi delle ticinesi e dei ticinesi.  Basta mettere le mani in tasca ai ticinesi a copertura del deficit.

1. Proponiamo l’interruzione dei sussidi agli stranieri con permesso B. Ed è veramente il minimo che si possa fare in una situazione di ristrettezze. Questa misura, se attuata, porterà a un risparmio di decine di milioni di franchi. Riteniamo fondamentale concentrare le risorse sulle reali esigenze della comunità ticinese. In questo settore non accetteremo, inoltre, tagli indiscriminati dei sussidi di cassa malati alle famiglie ticinesi.

2. Proponiamo di mantenere il blocco parziale delle sostituzioni nell’amministrazione cantonale. Un blocco ad esempio al 50% delle sostituzioni consentirebbe un risparmio di 11 milioni di franchi all’anno, avendo un impatto positivo nel medio e lungo termine sul bilancio. E soprattutto non andrebbe a gravare sulle tasche dei dipendenti attuali dell’amministrazione. Non sostituire una parte di chi va in pensione è un sistema indolore per ridimensionare a tappe un’amministrazione che negli ultimi anni è solo cresciuta.

3. Chiediamo che la spesa per la gestione degli asilanti non superi i finanziamenti forniti dalla Confederazione e cioè 50 milioni (evitando quindi buchi poi fatti pagare al contribuente ticinese). Il Cantone non deve aggiungere un centesimo a questa cifra.

La Lega con queste proposte si impegna portando concretamente delle soluzioni e delle misure di risparmio atte a migliorare i conti del Cantone. Le nostre proposte non sono sulle spalle del solito contribuente ticinese, ma portano un senso concreto al concetto “prima i nostri”. Bisogna diminuire le spese in determinati settori come quello degli asilanti, basta regali!

Boris Bignasca
Andrea Sanvido
Alessandro Mazzoleni

Per il gruppo LEGA in Gran Consiglio