Basta spennare il cittadino: i fatti contano più delle parole

La Lega dei Ticinesi esprime grande soddisfazione per la decisione odierna del Gran Consiglio, che si è positivamente espresso sulla ricevibilità dell’iniziativa ”Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!”.

Un ulteriore esempio, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che i fatti contano più delle parole. L’iniziativa da noi lanciata lo scorso mese di settembre aveva trovato un forte consenso nella popolazione raccogliendo oltre 11500 firme valide. Confidiamo ora che possa essere posta in votazione ancora nel corso del corrente anno. In caso di accettazione da parte dei cittadini essa potrebbe così esplicare i suoi effetti positivi per i contribuenti già con la dichiarazione fiscale 2024.

Ricordiamo che le misure proposte con l’iniziativa comporteranno sgravi fiscali stimati in 55 milioni di franchi. Questo a vantaggio principalmente del ceto medio, con sgravi che, a dipendenza della situazione personale e fiscale del contribuente, potranno anche superare il 20%.

La Lega dei Ticinesi dimostra con i fatti di schierarsi a sostegno del ceto medio e di attivarsi concretamente per alleviare il peso, sempre più insostenibile, dei premi di cassa malati, lasciando più soldi in tasca ai cittadini, e non distribuendo sussidi a pioggia con la logica dello “spendi e tassa”. Confidiamo dunque che i ticinesi al momento giusto sapranno distinguere chi difende davvero il ceto medio.

Lega dei Ticinesi

Occorre ripristinare la neutralità integrale

La Lega dei Ticinesi esprime la propria delusione per il voto odierno del Consiglio nazionale, che a strettissima maggioranza (98 voti a 96, con due astensioni) ha deciso, cedendo ancora una volta a pressioni estere, di esprimere un segnale politico favorevole alla riesportazione di materiale bellico, pur respingendo la variante più estrema. Riesportazione  che, nel caso concreto, può ovviamente avvenire solo a sostegno dell’Ucraina. Si tratta di un ulteriore passo nella direzione sbagliata.

Con questa decisione – che speriamo venga sconfessata dal Consiglio degli Stati – la partitocrazia assesta una nuova spallata alla neutralità svizzera, che dall’inizio della guerra in Ucraina è stata progressivamente e sistematicamente svuotata di significato, con la tattica del salame (una fetta alla volta).

In questo modo la maggioranza politica danneggia il ruolo internazionale della Svizzera e anche la causa della pace, privando il mondo di un terreno neutrale di negoziazione.

La Lega dei Ticinesi ribadisce con forza la necessità di un ritorno alla neutralità integrale, ed invita a sottoscrivere la relativa iniziativa popolare federale.

Lega dei Ticinesi

Consiglio nazionale: la partitocrazia (esponenti ticinesi compresi) di nuovo schierata dalla parte dei frontalieri e di chi li assume

La Lega dei Ticinesi deplora la decisione odierna del Consiglio nazionale che ha approvato per 137 voti contro 44 l’ improponibile mozione Schmid (PPD, Consiglio degli Stati) che accorda ai frontalieri il diritto di usare il veicolo privato anche per gli spostamenti professionali.

Siamo dunque davanti ad un’ulteriore facilitazione a beneficio dei frontalieri e di chi li assume. Lo ha dichiarato apertamente nel suo intervento la nuova ministra delle finanze PLR Karin Keller Sutter: (“Si tratta di agevolare i datori di lavoro dei frontalieri”).

Simili agevolazioni sono assolutamente improponibili in Ticino; anche alla luce dei dati sul frontalierato pubblicati nei giorni scorsi dall’ufficio federale di statistica (UST), che fanno stato della continua esplosione del fenomeno, in particolare nel settore terziario (dove i frontalieri attivi sono oltre 52mila, contro i 10mila pre-libera circolazione), con conseguente degrado del mercato del lavoro ticinese.
Ancora una volta la partitocrazia – esponenti ticinesi compresi – sostiene atti parlamentari che favoriscono i frontalieri ed i loro datori di lavoro, danneggiando così i lavoratori indigeni.

Si spera che gli elettori si ricorderanno di questa ed altre (molte alte) “prodezze” al momento di
compilare le schede elettorali per il rinnovo dei poteri cantonali del 2 aprile.

Lega dei Ticinesi

AVS: il rincaro va dato integralmente ai nostri anziani

Incomprensibile che il consiglio nazionale (a maggioranza plr e udc) voglia risparmiare alle spalle dei nostri anziani. Piuttosto il consiglio nazionale dovrebbe risparmiare sui soldi dati all’estero, ma non sul meritato adeguamento al rincaro per i nostri anziani. 

Anche se si tratta di poche decine di franchi al mese, per molti dei nostri anziani questa cifra rappresenta una bella differenza, ma forse i gruppi di una certa destra federale, non lo capiscono.

La Lega oltre all’adeguamento totale al rincaro continuerà a lottare per la tredicesima AVS, cavallo di battaglia del compianto Giuliano Bignasca. Fuori i soldi per i nostri anziani!

LEGA dei Ticinesi

 La riforma dei direttori di scuola media – Ecco perché il Gruppo Lega la sostiene

La sperimentazione votata (all’unanimità) da parte del Gruppo Parlamentare della Lega non c’entra nulla con le teorie pedagogiche inclusive proposte dal DECS e giustamente sempre bocciate dalla Lega tutta e dal popolo ticinese. E quindi non c’entra nulla con la fallita “scuola che verrà”.

Questo chiarimento ci sta, anche perché trattandosi di temi complessi, c’è chi – per attaccare la Lega – vorrebbe far credere il contrario. La sperimentazione di cui si parla è invece una proposta nata dalle scuole medie stesse, tramite il Collegio dei Direttori, dove – da quanto ci risulta – gli amici di Bertoli sono molto pochi. Come molto pochi sono anche quelli che ne seguono le teorie inclusive.

Fra questi direttori ne spicca uno (non certo di sinistra) la cui scuola media è nota in tutto il Ticino per serietà e per un tasso di bocciature in prima liceo molto basso (sintomo di una selezione rigorosa: altro che inclusione).

Una proposta fatta da tecnici (fra cui gente di centro-destra) per la quale tutti i partiti presenti in Commissione scolastica hanno avuto carta bianca. Tutti sono stati invitati a fare domande, proposte e modifiche (anche radicali) proprio perché questi uomini di scuola non imponevano niente ma si aspettavano critiche, discussioni e proposte dal mondo politico.

E dopo aver preso la decisione al suo interno di sostenere una sperimentazione a patto che provenisse da chi nella scuola ci lavora e non dal DECS, ecco che il Gruppo Parlamentare Lega ha risposto presente a questo invito. Con tutta una serie di modifiche anche radicali.

Ad esempio, il Gruppo Parlamentare ha imposto di fare la sperimentazione in sole 6 sedi di scuola media, così da fare un qualcosa di veramente mirato (limitandone pure i costi). Così da non modificare la scuola fintantoché non vi saranno risultati chiari in grado di indicare cosa e come cambiare.

Ma soprattutto il Gruppo Lega ha imposto di sperimentare non solo un sistema (modello), ma anche le varianti più snelle e meno onerose. Così, a fine sperimentazione, vedremo l’approccio che funziona meglio per i nostri figli.

È troppo facile per i politici inventarsi pedagogisti o docenti ed improvvisare soluzioni. Noi riteniamo invece che – come per costruire una casa serve un architetto – per riforme scolastiche servano proposte di docenti e direttori.

La Lega ha quindi deciso di investire per un vero miglioramento della scuola, basato su dati scientifici e non su teorie politiche sinistroidi o su invenzioni politiche.

Capiamo, per l’amor del cielo, la posizione dei contrari, ma riteniamo che dopo troppi anni di immobilismo, con una scuola immutata da troppo tempo (anche se piena di problemi) sia giunta l’ora di una rinfrescata. Soprattutto se a proporla non è Bertoli ma sono uomini di scuola che ogni giorno a scuola ci lavorano.

Il sistema attuale non funziona più: sceglie le sorti degli allievi a 12/13 anni, tiene conto quasi solo di tedesco e matematica (i famosi livelli) e soprattutto porta ad un tasso di bocciature di quasi il 40% in prima liceo. Con costi enormi per lo stato.

Ecco perché serve una selezione migliore, fatta su tutte le materie e non solo su tedesco e matematica.

La Lega dei Ticinesi di fronte all’ennesima conferma dell’esplosione delle domande d’asilo nel 2022 (+64,2%) e all’aumento preventivato anche nel 2023 chiede all’autorità federale un inasprimento della politica d’asilo. Tenuto conto che tutte le scappatoie sono buone per evitare un rimpatrio anche di fronte a decisioni negative dell’autorità e davanti all’ennesima impennata di entrate illegali sul nostro territorio e di richieste d’asilo, la Lega dei Ticinesi chiede che a Berna tre interventi imprescindibili:

1) copertura totale dei costi assunti dai Cantoni (e in particolare dal Ticino, porta d’entrata

principale a sud dei migranti) nelle pratiche di respingimento e di accoglienza temporanea;

2) ripristino dei controlli sistematici ai confini;

3) seguire l’esempio di Danimarca e Gran Bretagna che intendono spostare i centri per richiedenti l’asilo in paesi africani.

Lega dei Ticinesi

La politica d’asilo deve essere inasprita!

La Lega dei Ticinesi di fronte all’ennesima conferma dell’esplosione delle domande d’asilo nel 2022 (+64,2%) e all’aumento preventivato anche nel 2023 chiede all’autorità federale un inasprimento della politica d’asilo. Tenuto conto che tutte le scappatoie sono buone per evitare un rimpatrio anche di fronte a decisioni negative dell’autorità e davanti all’ennesima impennata di entrate illegali sul nostro territorio e di richieste d’asilo, la Lega dei Ticinesi chiede che a Berna tre interventi imprescindibili:

1) copertura totale dei costi assunti dai Cantoni (e in particolare dal Ticino, porta d’entrata principale a sud dei migranti) nelle pratiche di respingimento e di accoglienza temporanea;

2) ripristino dei controlli sistematici ai confini;

3) seguire l’esempio di Danimarca e Gran Bretagna che intendono spostare i centri per richiedenti l’asilo in paesi africani.

Lega dei Ticinesi

Dal Mendrisiotto la carica della Lega per le cantonali 2023

Circa 300 persone hanno partecipato ieri alla seconda delle quattro “Feste ticinesi” organizzate dalla Lega dei Ticinesi in vista delle elezioni cantonali del 2 aprile. 

Al Mercato Coperto di Mendrisio il pranzo conviviale ha dato il là a un bel momento di incontro, durante il quale sostenitori e simpatizzanti del Movimento hanno potuto intrattenersi con i tre candidati al Consiglio di Stato Boris Bignasca, Norman Gobbi e Claudio Zali e con i candidati al Gran Consiglio del circondario del Mendrisiotto.

All’insegna dello slogan “Continuità” è stato posto l’accento sull’importanza per il Canton Ticino di avere in Governo ancora due rappresentanti della Lega dei Ticinesi. Due Consiglieri di Stato che hanno dimostrato di saper lavorare e di ottenere grossi risultati nei rispettivi ambiti di competenza. Importante sarà per la Lega dei Ticinesi nella bagarre elettorale riuscire mantenere le proprie posizioni anche in Gran Consiglio, aspirando, perché no, a un miglioramento. Si preannuncia infatti la possibilità di avere un Parlamento frammentato dalla presenza di più partiti minori. Avere un gruppo leghista forte e numeroso permetterà di portare avanti con successo le sfide che attendono il Cantone, prima tra tutte il risanamento delle casse dello Stato. Le “Feste ticinesi” proseguiranno nel Locarnese e Valli (5 marzo al Centro Miraflores di Quartino) e infine nel Luganese (12 marzo al Capannone di Pregassona).

Lega dei Ticinesi

I fatti parlano più di mille parole

Nel passato la Lega, tra mille altre cose,:

  • ha combattuto e vinto nel 1992 e negli anni successivi contro l’adesione della Svizzera all’UE
  • ha contribuito alla creazione dell’USI
  • ha contribuito all’iniziativa per il divieto dei minareti in Svizzera (2009) e insieme a Giorgio Ghiringhelli la LEGA è stata protagonista per il divieto del burqa in Ticino (2013)
  • La Lega, inoltre, ha contribuito ad importanti miglioramenti fiscali come l’abolizione della tassa di successione (tassa sulla morte).

Nel presente la LEGA lavora tramite i nostri consiglieri di Stato per garantire la sicurezza, per promuovere e proteggere il nostro territorio e per investire nelle nostre infrastrutture pubbliche. Nonostante il Ticino sia messo a dura prova da bande di criminali stranieri e dal turismo del crimine, causato dalle frontiere spalancate, i reati violenti sono drasticamente diminuiti nonostante la pressione da sud che ogni anno aumenta, la presenza di asilanti in Ticino è stabile Centinaia di permessi revocati a stranieri ogni anno, permettono di stanare ed espellere chi viene nel nostro paese per sfruttare il nostro Stato sociale

L’impegno in governo ha permesso il drastico calo degli apprendisti frontalieri – che facevano concorrenza sleale ai giovani ticinesi. 

Dalla sicurezza, passiamo agli investimenti realizzati e in fase di progettazione/realizzazione:

– Nel campo dell’infrastruttura stradale: A2-A13, Circonvallazione Agno-Bioggio, Galleria di Ascona, semisvincolo di Bellinzona.

– Nel campo del trasporto pubblico: Rete tram-treno del Luganese, rinnovo delle principali stazioni FFS, le nuove fermate Tilo, la realizzazione nodi intermodali, il raddoppio dei binari fino a Locarno, i 27 milioni di franchi per eliminare gli svantaggi nei confronti dei disabili delle fermate del trasporto pubblico su gomma, la galleria di base del Ceneri…

– Inoltre per la lotta al rumore è iniziato il percorso per il risanamento fonico delle strade con importanti riconoscimenti federali

– Incentivi e promozione della mobilità elettrica. Maggiori risorse e investimenti nelle energie rinnovabili. Ampliamento e miglioramento della rete dei percorsi ciclopedonali. Estensione della frequanza e della capillarità del trasporto pubblico.

Inoltre il gruppo parlamentare (che ho l’onore di guidare dal 2021) si è impegnato:

– Per la diminuzione delle imposte di circolazione per un totale di 25 milioni a favore dei cittadini che risparmieranno anche centinaia di franchi per auto

– Per l’introduzione della deduzione fiscale per il premio cassa malati pagato per i figli

– Per la modifica del sistema di retribuzione dei consiglieri di Stato e per l’abolizione del vitalizio

– Per l’introduzione del referendum finanziario obbligatorio come conosciuto in quasi tutti i cantoni elvetici

– Per l’approvazione del risanamento dell’IPCT tramite prestito e dunque senza impatto sulla gestione corrente dello Stato e senza gravare ancora una volta sui contribuenti

La LEGA ha inoltre recentemente raccolto oltre 11mila firme per modificare la legge tributaria e permettere la deduzione integrale dei premi di cassa malati.

Ora più che mai, dunque, vi chiediamo di essere ambasciatori di fronte ai media e alla popolazione, nei vostri quartieri e nei vostri comuni di quanto la LEGA fa quotidianamente.

Non abbiamo alle spalle i grossi media cantonali, non abbiamo sopra di noi la struttura (e le risorse) di un grande partito nazionale. Abbiamo solo voi per aiutarci.

La sconfitta (l’eventuale sconfitta) di questo movimento dei ticinesi, di ticinesi e per i ticinesi rappresenterebbe la fine di un modello di governo locale all’interno della Confederazione.

Perdere significherebbe mandare all’aria 30 anni di storia e di battaglie.

30 anni nei quali chi ci ha preceduto ha lottato anima e corpo per questo

movimento e per questo paese.

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Intervento Boris Bignasca – Festa LEGA dei Ticinesi – Giubiasco

Gran Consiglio: la carica dei 90 candidati della LEGA in campo per la continuità

Il Consiglio Esecutivo della Lega dei Ticinesi negli scorsi giorni ha ratificato le candidature per la prossima elezione al Gran Consiglio.

La lista per il legislativo cantonale è completa (90 candidati) e comprende 15 uscenti:

per la Regione Mendrisio: Daniele Caverzasio, Massimiliano Robbiani e Stefano Tonini

per la Regione Lugano: Eolo Alberti, Sabrina Aldi, Boris Bignasca, Andrea Censi, Maruska Ortelli e Giancarlo Seitz

per la Regione Locarno e Valli: Omar Balli e Bruno Buzzini

per la Regione Bellinzona e Alto Ticino: Sem Genini, Michele Guerra, Lelia Guscio e Mauro Minotti

Tre nostri esponenti hanno per contro deciso di terminare la loro esperienza a Palazzo delle Orsoline. Si tratta di Michele Foletti, sindaco di Lugano, Enea Petrini ed Alessandro Gnesa. A loro va il nostro sentito ringraziamento per il grande impegno profuso.

Dei 90 candidati in lizza, 35 provengono dal Luganese, 20 dal Locarnese, 19 dal Bellinzonese e 16 dal Mendrisiotto. Numerosi sono attivi in politica a livello comunale: 18 siedono in Municipi, mentre 42 sono membri di Consigli comunali. Oltre agli uscenti altri 22 sono poi già stati candidati alle cantonali.

Si tratta quindi di rappresentanti con una solida esperienza politica ai quali si aggiungono nuovi aderenti con grande motivazione. Fra loro troviamo 17 donne e 73 uomini di età compresa fra i 18 e i 79 anni, con una media di 50 anni.

Rileviamo con piacere la buona rappresentanza femminile e gli 11 giovani vicini al Movimento Giovani Leghisti. Possiamo quindi proporre un giusto mix tra esordienti, alcuni di loro ancora agli studi, e persone d’esperienza, provenienti da ogni settore d’attività: dal primario al commercio e alla ristorazione, dall’artigianato all’imprenditoria fino ai professionisti (legali, fiduciari, bancari e della sanità). Un grande ventaglio di esperienze che sapranno senz’altro dare un sostanziale e qualitativo apporto in caso di elezione.

L’obiettivo del nostro Movimento non è solo quello di mantenere le posizioni attuali ma di migliorarle. Per raggiungerlo contiamo sull’impegno delle Sezioni e di tutti i simpatizzanti. La buona mobilitazione ottenuta con la raccolta delle firme per la nostra iniziativa sulla deducibilità fiscale dei premi della cassa malati ci dà fiducia. Sull’onda anche gli importanti risultati raggiunti nell’ultimo scorcio di legislatura, e con le iniziative popolari lanciate o attivamente sostenute, contiamo di risvegliare quello spirito battagliero e “di piazza”, oltre che quella capacità di sorprendere che hanno sempre caratterizzato il nostro Movimento.

Lega dei Ticinesi

Una seduta parlamentare con ben due sgravi fiscali per il ceto medio


Ci sono ben due buone notizie da questa seduta parlamentare terminata giovedì 15 dicembre: infatti il gruppo LEGA (assieme ad altre forze politiche) è promotore dell’iniziativa per permettere finalmente alle famiglie di dedurre il premio di cassa malati pagato per i figli. Un risparmio di circa 10 milioni per il ceto medio ticinese, che finalmente come già capita in tutti gli altri cantoni, potrà dedurre dalle imposte il premio cassa malati pagato per i figli. L’iniziativa è stata approvata a larga maggioranza (con la contrarietà del Ps) ed entrerà in vigore già dal 1 gennaio 2023. Un aiuto diretto per oltre 42 mila famiglie ticinesi con figli.

Siamo anche molto soddisfatti dell’iniziativa che pone rimedio alla questione delle differenti omologazioni riguardo al calcolo delle imposte di circolazione. Tramite l’iniziativa popolare approvata recentemente dal popolo e grazie a questo compromesso tra tutte le forze politiche, i ticinesi potranno risparmiare diverse centinaia di franchi a seconda del modello di auto. In totale la riforma farà risparmiare almeno 25 milioni ai contribuenti ticinesi, riportando questa imposta ad un livello ragionevole e simile a quello di altri cantoni.

Il gruppo LEGA dei Ticinesi in Gran Consiglio