13a AVS: per i ticinesi la LEGA dice SÌ

La maggioranza delle pensionate e dei pensionati ticinesi fatica ad arrivare a fine mese. È un dato di fatto avvalorato dai continui aumenti delle bollette per pagare i premi di cassa malati, per pagare l’elettricità e a volte gli affitti. A ciò si aggiungono le recenti riforme (tagli) alla Prestazione complementare (PC): con il primo gennaio 2024 verranno  innalzati i valori soglia della sostanza che danno diritto alla complementare. Di conseguenza, un certo numero di anziani si vedrà decurtare o addirittura revocare la rendita. Anche il recente obbligo di restituzione imposto agli eredi spingerà parecchi anziani a rinunciare a chiedere la PC. Per questo motivo la Lega dei Ticinesi dice SÌ all’iniziativa sulla Tredicesima AVS, che i cittadini svizzeri saranno chiamati a votare domenica 3 marzo.

La Lega dei Ticinesi già 25 anni fa aveva portato avanti una “storica” battaglia per accordare agli anziani ticinesi una rendita supplementare. In quel caso si trattava di una prestazione destinata alle persone in età AVS, che sarebbe stata finanziata dal Cantone. Soprattutto – e qui sta la differenza rispetto all’iniziativa su cui si voterà a marzo – non sarebbe stata elargita a tutti indiscriminatamente. Era infatti riservata agli anziani di condizione economica modesta e residenti da molto tempo in Ticino. Quella battaglia – avversata da tutti i partiti storici, P$ in primis, che dichiaravano che i nostri anziani non avevano bisogno di alcun aiuto (sic!) – venne persa in votazione popolare il 23 settembre 2012.

Negli ultimi 10 anni le condizioni economiche dei nostri pensionati in generale sono peggiorate. Assistiamo a una consistente erosione del potere d’acquisto dei cittadini e gli anziani ne risentono più di altri, non avendo la possibilità di aumentare il proprio reddito. Seppur cosciente che l’iniziativa in votazione a livello federale il 3 marzo accorderà una tredicesima AVS a tutti i pensionati (quindi anche ai fortunati benestanti che non ne avrebbero bisogno), la Lega dei Ticinesi sostiene l’iniziativa e chiede di votare SÌ. Le cittadine e i cittadini devono scegliere tra un versamento da parte della Confederazione a innaffiatoi a tutti o il niente a tutti. Coerente con il suo passato e con le battaglie a favore dei nostri anziani la Lega dei Ticinesi ritiene valida la prima opzione. Ci sarà tempo e modo per correggere a livello legislativo le distorsioni dell’iniziativa. Un eventuale NO cancellerebbe il tema per almeno altri 10 anni e sarebbe uno schiaffo a tutti i nostri anziani in difficoltà.

Lega dei Ticinesi

Gobbi sceglie 4 vice coordinatori

Di seguito riportiamo una comunicazione importante all’attenzione dei media cantonali del coordinatore della Lega dei Ticinesi, Norman Gobbi.

“Oggi sono a presentarvi i nostri vice coordinatori della LEGA, un team unito e determinato che si impegna a rilanciare il nostro amato movimento. Con passione e dedizione, ognuno porta un contributo unico e prezioso. Una scelta non semplice viste le numerose personalità del nostro movimento; una scelta che unisce le forze per il bene della LEGA.

Ho deciso di unire esperienza e storia della prima guardia leghista, con il futuro e il dinamismo dei giovani deputati neo-eletti. Due donne di esperienza che hanno dato molto alla LEGA, due uomini che credono nei valori fondanti del nostro movimento. Il nostro impegno è quello di tornare ai principi fondatori, con i quali – come scrivevano Giuliano Bignasca e Flavio Maspoli nel 1991 – “noi vogliamo dimostrare che la nostra non è demagogia ma senso pratico”.

In questi anni la LEGA ha saputo evolversi, assumendo ruoli istituzionali con impegno e capacità, grazie proprio al senso pratico e alla capacità di ascoltare i cittadini ticinesi. Quei cittadini che sono al centro delle nostre attenzioni e azioni: come recentemente comunicato dal Gruppo parlamentare leghista in merito al Preventivo dello Stato 2024, ci impegneremo a rivedere la spesa cantonale senza incidere sui ticinesi confrontati con l’aumento delle spese obbligate (cassa malati, energia, alimentari) e una stagnazione dei salari. Il nostro obiettivo è di tenere unito il nostro Cantone, evitando di perdere chi crea benessere, senza lasciare indietro i ticinesi in difficoltà: solo così rispondiamo allo spirito sociale e imprenditoriale del nostro amato Cantone.

Ecco i nomi dei quattro vice della Lega dei Ticinesi:

  • Antonella Bignasca, eletta tra i primi deputati leghisti della storia del nostro movimento nel 1991, è anche l’editrice del Mattino della domenica.
  • Roberta Pantani Tettamanti, una combattiva leghista della prima ora, che si è fatta le ossa politiche sul terreno comunale e federale.
  • Alessandro Mazzoleni, deputato e municipale, con una profonda rete di competenze professionali e conoscenze personali.
  • Daniele Piccaluga, deputato e municipale, con lo slancio tenace del fare, come quando era sportivo d’élite a livello nazionale.

Per sviluppare l’azione politica della LEGA creeremo un gruppo di pensiero coordinato da Gianmaria Frapolli che riunirà persone vicine al movimento, nell’intento di formulare proposte e idee per rispondere alle sfide del Cantone. In parallelo verrà sviluppata la formazione interna, organizzata da Andrea Sanvido, allo scopo di far crescere le giovani leve leghiste, linfa essenziale al futuro del movimento. 

Insieme, affronteremo le sfide, ispirando cambiamenti positivi e consolidando il nostro impegno per un futuro migliore per il Ticino. La forza del nostro movimento è la chiave del nostro successo, e insieme – con il vostro indispensabile sostegno e impegno diretto – costruiremo un percorso di crescita per il bene di tutti. Avanti con determinazione e fiducia, per e con i Ticinesi!”

Lega dei Ticinesi

In 6 anni le entrate illegali sono aumentate di 10 volte in Ticino!

Alle parole si può credere o non credere. Ma le cifre non mentono! Mai! E allora la Lega dei Ticinesi segnala sbigottita che nel giro di 6 anni le entrate illegali di stranieri al confine sud della Confederazione – cioè il Canton Ticino! – sono decuplicate. Si è passati da un già elevato 2’401 nel 2017 a un impressionante 24’492 fino a prima di Natale. Un numero 10 volte più grande! Senza considerare che anche nel 2023 più del 50% degli illegali hanno cercato di entrare in Svizzera dal Ticino.

Questo massiccio arrivo di clandestini attraverso il confine ticinese crea costi supplementari per il nostro Cantone. Questi costi devono essere maggiormente riconosciuti dalla Confederazione e dagli altri Cantoni. Per questo la Lega dei Ticinesi chiede che il Consiglio federale e la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) facciano arrivare al Ticino maggiori contributi per gestire al meglio (come sta peraltro facendo il Ticino ma anche a sue spese) questa vera e propria emergenza.

Inoltre, la Lega dei Ticinesi – con forza – ribadisce la necessità di avere valichi costantemente sorvegliati per impedire l’arrivo di finti rifugiati con alta propensione alla delinquenza. Si tratta di aumentare la nostra sicurezza interna, per i residenti e per i loro beni. Una questione che il Consiglio federale ha sempre minimizzato. Le cifre però ora chiedono un altro tipo di intervento! Basta dormire sonni tranquilli a Berna, lasciando che il Ticino faccia tutto il lavoro, anche per conto degli altri Cantoni!

Lega dei Ticinesi

Sì al preventivo solo se si tutelano gli interessi dei ticinesi

Le tre proposte in breve: basta sussidi ai permessi B, niente spese superflue per gli asilanti, ridimensionamento dell’amministrazione cantonale.

Il Gruppo Parlamentare della Lega sottolinea tre punti cruciali ma soprattutto ragionevoli per garantire una gestione finanziaria responsabile ed in grado di evitare inutili sperperi dei soldi delle ticinesi e dei ticinesi.  Basta mettere le mani in tasca ai ticinesi a copertura del deficit.

1. Proponiamo l’interruzione dei sussidi agli stranieri con permesso B. Ed è veramente il minimo che si possa fare in una situazione di ristrettezze. Questa misura, se attuata, porterà a un risparmio di decine di milioni di franchi. Riteniamo fondamentale concentrare le risorse sulle reali esigenze della comunità ticinese. In questo settore non accetteremo, inoltre, tagli indiscriminati dei sussidi di cassa malati alle famiglie ticinesi.

2. Proponiamo di mantenere il blocco parziale delle sostituzioni nell’amministrazione cantonale. Un blocco ad esempio al 50% delle sostituzioni consentirebbe un risparmio di 11 milioni di franchi all’anno, avendo un impatto positivo nel medio e lungo termine sul bilancio. E soprattutto non andrebbe a gravare sulle tasche dei dipendenti attuali dell’amministrazione. Non sostituire una parte di chi va in pensione è un sistema indolore per ridimensionare a tappe un’amministrazione che negli ultimi anni è solo cresciuta.

3. Chiediamo che la spesa per la gestione degli asilanti non superi i finanziamenti forniti dalla Confederazione e cioè 50 milioni (evitando quindi buchi poi fatti pagare al contribuente ticinese). Il Cantone non deve aggiungere un centesimo a questa cifra.

La Lega con queste proposte si impegna portando concretamente delle soluzioni e delle misure di risparmio atte a migliorare i conti del Cantone. Le nostre proposte non sono sulle spalle del solito contribuente ticinese, ma portano un senso concreto al concetto “prima i nostri”. Bisogna diminuire le spese in determinati settori come quello degli asilanti, basta regali!

Boris Bignasca
Andrea Sanvido
Alessandro Mazzoleni

Per il gruppo LEGA in Gran Consiglio

“Per un Natale solidale, con e per i Ticinesi

Comunicato stampa

L’associazione TICINO SOCIALE – sotto il motto “per un Natale solidale, con e per i Ticinesi” – ha devoluto contributi a tre associazioni benefiche che aiutano i Ticinesi in difficoltà. Per un totale di 12’500.- franchi, TICINO SOCIALE ha sostenuto la Fondazione Giuliano Bignasca, il Soccorso d’inverno Ticino e l’associazione “UN cuore a TRE ruote”.

Giovedì 21 dicembre 2023 è stato un momento emozionante per l’associazione TICINO SOCIALE, rappresentata da Norman Gobbi e Daniele Piccaluga, che si adopera nel raccogliere fondi a favore di enti benefici che aiutano i Ticinesi in difficoltà. L’associazione – nata quest’anno – ha scopo ideale ed esclusivamente di pubblica utilità, in particolare si prefigge di promuovere e sostenere, direttamente o indirettamente, qualsiasi tipo di attività volta a promuovere uno sviluppo sociale, civico e solidale della società.

Con l’azione di sostegno “UN NATALE SOLIDALE, CON E PER I TICINESI” l’associazione TICINO SOCIALE è riuscita a raccogliere contributi da ridistribuire a enti benefici attivi sul territorio cantonale. Prima delle festività natalizie, sono stati consegnati i primi contribuiti a tre organizzazioni che da anni sostengono i Ticinesi in difficoltà. Per un totale di 12’500.- franchi sono stati versati contributi a favore di:

Fondazione Giuliano Bignasca (rappresentata dal presidente Boris Bignasca),
Soccorso d’inverno Ticino (rappresentata dalla direttrice Paola Eicher-Pellegrini e dal membro di comitato Roberto Agosta) e
UN cuore a TRE ruote (rappresentata da Don Emanuele Di Marco).

Gli assegni simbolici sono stati consegnati ai rappresentanti dai vari enti, in un momento di scambio reciproco e arricchente, che motiva ancora di più il comitato di TICINO SOCIALE ad operarsi a favore di enti e organizzazioni che aiutano concretamente i Ticinesi in difficoltà.

Didascalia foto:
TICINO SOCIALE ha contribuito con 12’500 franchi a favore di UN cuore a TRE ruote, Soccorso d’inverno Ticino e Fondazione Giuliano Bignasca.

Norman Gobbi acclamato coordinatore della LEGA 

Nel fine pomeriggio di domenica 17 dicembre, a Rivera (Comune di Monteceneri), la Lega dei Ticinesi si è riunita in Assemblea straordinaria. All’ordine del giorno, in particolare, la valutazione del risultato elettorale alle recenti Elezioni federali, nonché una proposta d’aggiornamento dello Statuto del Movimento. A sorpresa, l’Assemblea ha deciso di nominare Norman Gobbi coordinatore della LEGA fino almeno dopo le comunali 2024.

L’aggiornamento previsto dello Statuto della LEGA non si è svolto nella forma prevista, poiché in sala è stata presentata una mozione d’ordine – da parte di Antonella Bignasca – che ha invitato a concedere al futuro coordinatore la possibilità di scegliersi tutte le persone che comporranno la sua squadra. Questa proposta ha parallelamente chiesto di aprire l’adesione agli organi della LEGA a persone che non ricoprono ruoli istituzionali, così da ampliare la base a favore del Movimento.

La proposta ha ottenuto un ampio consenso, modificando di fatto la trattanda. La cinquantina di presenti ha designato per acclamazione il Consigliere di Stato Norman Gobbi quale coordinatore della LEGA. Gobbi, commosso dalla nomina inattesa, ha dichiarato all’Assemblea: “Non mi state facendo un regalo, perché il doppio ruolo è un onere importante. Lo faccio perché voglio bene alla LEGA, come a tutte e tutti voi, presenti qui stasera a 8 giorni dal Natale”. 

Gobbi sarà coordinatore per il tempo necessario ad individuare la figura giusta che riprenda le redini del Movimento e sappia tracciare la linea politica in vista del termine elettorale 2027. 

La stessa Assemblea sarà chiamata nei primi mesi ad approvare il nuovo Statuto, rispettivamente a formalizzare la nomina del nuovo coordinatore. 

Per quanto riguarda l’esito elettorale, è stata espressa soddisfazione per la conferma del Consigliere nazionale uscente Lorenzo Quadri, mentre sono stati analizzati i motivi per il mancato raggiungimento del secondo obiettivo annunciato, ovvero l’elezione di un secondo leghista alla Camera bassa.

Meno tasse per i ticinesi e imposte di circolazione bloccate a 80 milioni

Il Gruppo della Lega difende il potere d’acquisto del ceto medio

Il Gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi è soddisfatto dell’ultima sessione parlamentare. In particolare per la riforma tributaria e l’introduzione della nuova formula di calcolo per definire le imposte di circolazione. Queste due scelte permettono ai ticinesi di pagare meno imposte.

Imposte di circolazioni bloccate a 80 milioni grazie alla LEGA
Dopo un lungo iter, che è passato anche attraverso la votazione popolare del 30 ottobre dell’anno scorso, finalmente è stata introdotta la nuova formula che definisce l’imposta di circolazione per gli automobilisti ticinesi. Il rapporto di maggioranza di Boris Bignasca, unito anche a un emendamento di Andrea Censi, ha blindato la volontà espressa dal popolo. È stato mantenuto il principio di chi più inquina più paga; si è fissato a 80 milioni di franchi l’ammontare complessivo del gettito da riscuotere. Inoltre è stata ancorata la facoltà del Gran Consiglio (e in via definitiva eventualmente del popolo) di vigilare sull’importo del gettito, così che eventuali modifiche devono passare dal Parlamento, senza quindi dare una cambiale in bianco al Governo. Un impegno, quello di rispondere alla volontà popolare, assunto in prima persona dalla Lega dei Ticinesi.

L’alternativa alla riforma tributaria è un aumento netto delle imposte per tutti di 45 milioni
Anche sulla riforma tributaria, che permette di ridurre le imposte alle ticinesi e ai ticinesi, la Lega esprime soddisfazione in particolare per i seguenti importanti pilastri:

  • L’aumento delle deduzioni delle spese professionale
  • L’adeguamento dell’imposta di successione e donazione, tenendo conto delle famiglie ricomposte e dei rapporti di concubinato sempre più presenti nell’attuale società
  • La dimunuzione della tassazione delle prestazioni in capitale della previdenza, con lo scopo di portare la fiscalità ticinese in linea con quella degli altri Cantoni e fermare la fuga di gettito.
  • E infine la riduzione delle aliquote massime dell’imposta sul reddito, tesa a riportare il Ticino all’interno della pressione media in Svizzera. In tal modo si evita di perdere contribuenti facoltosi, che da soli apportano alle casse dello Stato il 20% del gettito. La maggioranza ha pure proposto su questo ultimo aspetto, per diminuire l’impatto finanziario per il Cantone e i Comuni, di procedere a una riduzione progressiva di 0.5 punti percentuali all’anno sull’arco di 6 anni, posticipando l’inizio della discesa delle aliquote a partire dal 2025.

Fatti concreti, e non solo propaganda, a favore delle cittadine e i cittadini ticinesi, confrontati con gli aumenti dei premi di cassa malati e dell’inflazione generalizzata.

La coalizione Lega-UDC ancora vincente 

Le ticinesi e i ticinesi hanno confermato nell’elezione di ballottaggio per gli Stati di questa domenica la forza del centro destra e della coalizione Lega dei Ticinesi/UDC. 

Il risultato di Marco Chiesa, sostenuto massicciamente dalle elettrici e dagli elettori della Lega dei Ticinesi, non è mai stato messo in discussione e gli oltre 40mila voti dimostrano quanto il Ticino abbia bisogno di una figura forte, autorevole e ascoltata. 

Nello stesso tempo l’elezione di Fabio Regazzi testimonia la volontà di un Ticino che ha voluto cambiare, dopo un quadriennio in cui i rappresentanti ticinesi alla Camera Alta si sono sostanzialmente annullati, perché su posizioni opposte sui temi trattati a Berna. 

Ora il Ticino farà sentire la sua voce, interpretando la sensibilità e le idee della Lega dei Ticinesi al Consiglio degli Stati. Un ringraziamento a tutte le elettrici e a tutti gli elettori della Lega dei Ticinesi che sono andati alle urne e a tutti i votanti. 

Da subito si riparte a fare politica a favore delle e dei Ticinesi. Le elezioni comunali sono dietro l’angolo: un appuntamento che ci vedrà ancora protagonisti. 

Interrogazione

Dopo la decisione del Consiglio federale di prolungare lo statuto di protezione S è opportuno chiarire la situazione dei cittadini ucraini al beneficio di questa protezione in Ticino. 

Pertanto porgiamo le seguenti domande:

  1. Quanti sono gli ucraini con statuto S in Ticino al 31.10.2023?
  2. Quanti di questi ricevono l’aiuto sociale?
  3. Quanti sarebbero potenzialmente occupabili nel mondo del lavoro?
  4. Quanti lavorano effettivamente?
  5. Come pensa il Governo di raggiungere gli obiettivi federali di raddoppiare (dal 20 al 40%) il tasso di occupazione lavorativa?
  6. Quanto ha il Cantone speso sinora (al lordo e al netto) dall’inizio della crisi a seguito del conflitto in Ucraina?

Boris Bignasca, Lega dei Ticinesi

No al telelavoro dei frontalieri

Comunicato stampa

La Lega dei Ticinesi deplora l’accordo sullo smartworking dei frontalieri con l’Italia raggiunto venerdì tra la ministra delle Finanze PLR Karin Keller Sutter ed il suo omologo italiano, che permetterà ai permessi G di svolgere in home office fino il 25% del proprio lavoro.

E’ evidente che dello smartworking possono usufruire solo gli impiegati del terziario amministrativo (gli operai ed il personale curante non possono ovviamente lavorare da casa): ossia quei frontalieri che soppiantano i ticinesi generando sul nostro territorio disoccupazione e dumping salariale.

Con questo accordo, il Ticino viene reso ancora più attrattivo per quei permessi G che non ci dovrebbero nemmeno essere. Proprio il contrario di quello che andrebbe fatto!

Ci si chiede inoltre:
a) Chi controllerà che il 25% di telelavoro non diventi poi abusivamente il 50% o il 100%?
b) Chi assumerà ancora ticinesi se alle imprese “con poca sensibilità sociale” sarà permesso di ingaggiare “frontalieri” (anche dalla Sicilia!) senza nemmeno bisogno di farli arrivare fisicamente qui?

Lega dei Ticinesi