AVS: il rincaro va dato integralmente ai nostri anziani

Incomprensibile che il consiglio nazionale (a maggioranza plr e udc) voglia risparmiare alle spalle dei nostri anziani. Piuttosto il consiglio nazionale dovrebbe risparmiare sui soldi dati all’estero, ma non sul meritato adeguamento al rincaro per i nostri anziani. 

Anche se si tratta di poche decine di franchi al mese, per molti dei nostri anziani questa cifra rappresenta una bella differenza, ma forse i gruppi di una certa destra federale, non lo capiscono.

La Lega oltre all’adeguamento totale al rincaro continuerà a lottare per la tredicesima AVS, cavallo di battaglia del compianto Giuliano Bignasca. Fuori i soldi per i nostri anziani!

LEGA dei Ticinesi

 La riforma dei direttori di scuola media – Ecco perché il Gruppo Lega la sostiene

La sperimentazione votata (all’unanimità) da parte del Gruppo Parlamentare della Lega non c’entra nulla con le teorie pedagogiche inclusive proposte dal DECS e giustamente sempre bocciate dalla Lega tutta e dal popolo ticinese. E quindi non c’entra nulla con la fallita “scuola che verrà”.

Questo chiarimento ci sta, anche perché trattandosi di temi complessi, c’è chi – per attaccare la Lega – vorrebbe far credere il contrario. La sperimentazione di cui si parla è invece una proposta nata dalle scuole medie stesse, tramite il Collegio dei Direttori, dove – da quanto ci risulta – gli amici di Bertoli sono molto pochi. Come molto pochi sono anche quelli che ne seguono le teorie inclusive.

Fra questi direttori ne spicca uno (non certo di sinistra) la cui scuola media è nota in tutto il Ticino per serietà e per un tasso di bocciature in prima liceo molto basso (sintomo di una selezione rigorosa: altro che inclusione).

Una proposta fatta da tecnici (fra cui gente di centro-destra) per la quale tutti i partiti presenti in Commissione scolastica hanno avuto carta bianca. Tutti sono stati invitati a fare domande, proposte e modifiche (anche radicali) proprio perché questi uomini di scuola non imponevano niente ma si aspettavano critiche, discussioni e proposte dal mondo politico.

E dopo aver preso la decisione al suo interno di sostenere una sperimentazione a patto che provenisse da chi nella scuola ci lavora e non dal DECS, ecco che il Gruppo Parlamentare Lega ha risposto presente a questo invito. Con tutta una serie di modifiche anche radicali.

Ad esempio, il Gruppo Parlamentare ha imposto di fare la sperimentazione in sole 6 sedi di scuola media, così da fare un qualcosa di veramente mirato (limitandone pure i costi). Così da non modificare la scuola fintantoché non vi saranno risultati chiari in grado di indicare cosa e come cambiare.

Ma soprattutto il Gruppo Lega ha imposto di sperimentare non solo un sistema (modello), ma anche le varianti più snelle e meno onerose. Così, a fine sperimentazione, vedremo l’approccio che funziona meglio per i nostri figli.

È troppo facile per i politici inventarsi pedagogisti o docenti ed improvvisare soluzioni. Noi riteniamo invece che – come per costruire una casa serve un architetto – per riforme scolastiche servano proposte di docenti e direttori.

La Lega ha quindi deciso di investire per un vero miglioramento della scuola, basato su dati scientifici e non su teorie politiche sinistroidi o su invenzioni politiche.

Capiamo, per l’amor del cielo, la posizione dei contrari, ma riteniamo che dopo troppi anni di immobilismo, con una scuola immutata da troppo tempo (anche se piena di problemi) sia giunta l’ora di una rinfrescata. Soprattutto se a proporla non è Bertoli ma sono uomini di scuola che ogni giorno a scuola ci lavorano.

Il sistema attuale non funziona più: sceglie le sorti degli allievi a 12/13 anni, tiene conto quasi solo di tedesco e matematica (i famosi livelli) e soprattutto porta ad un tasso di bocciature di quasi il 40% in prima liceo. Con costi enormi per lo stato.

Ecco perché serve una selezione migliore, fatta su tutte le materie e non solo su tedesco e matematica.

La Lega dei Ticinesi di fronte all’ennesima conferma dell’esplosione delle domande d’asilo nel 2022 (+64,2%) e all’aumento preventivato anche nel 2023 chiede all’autorità federale un inasprimento della politica d’asilo. Tenuto conto che tutte le scappatoie sono buone per evitare un rimpatrio anche di fronte a decisioni negative dell’autorità e davanti all’ennesima impennata di entrate illegali sul nostro territorio e di richieste d’asilo, la Lega dei Ticinesi chiede che a Berna tre interventi imprescindibili:

1) copertura totale dei costi assunti dai Cantoni (e in particolare dal Ticino, porta d’entrata

principale a sud dei migranti) nelle pratiche di respingimento e di accoglienza temporanea;

2) ripristino dei controlli sistematici ai confini;

3) seguire l’esempio di Danimarca e Gran Bretagna che intendono spostare i centri per richiedenti l’asilo in paesi africani.

Lega dei Ticinesi

La politica d’asilo deve essere inasprita!

La Lega dei Ticinesi di fronte all’ennesima conferma dell’esplosione delle domande d’asilo nel 2022 (+64,2%) e all’aumento preventivato anche nel 2023 chiede all’autorità federale un inasprimento della politica d’asilo. Tenuto conto che tutte le scappatoie sono buone per evitare un rimpatrio anche di fronte a decisioni negative dell’autorità e davanti all’ennesima impennata di entrate illegali sul nostro territorio e di richieste d’asilo, la Lega dei Ticinesi chiede che a Berna tre interventi imprescindibili:

1) copertura totale dei costi assunti dai Cantoni (e in particolare dal Ticino, porta d’entrata principale a sud dei migranti) nelle pratiche di respingimento e di accoglienza temporanea;

2) ripristino dei controlli sistematici ai confini;

3) seguire l’esempio di Danimarca e Gran Bretagna che intendono spostare i centri per richiedenti l’asilo in paesi africani.

Lega dei Ticinesi

Dal Mendrisiotto la carica della Lega per le cantonali 2023

Circa 300 persone hanno partecipato ieri alla seconda delle quattro “Feste ticinesi” organizzate dalla Lega dei Ticinesi in vista delle elezioni cantonali del 2 aprile. 

Al Mercato Coperto di Mendrisio il pranzo conviviale ha dato il là a un bel momento di incontro, durante il quale sostenitori e simpatizzanti del Movimento hanno potuto intrattenersi con i tre candidati al Consiglio di Stato Boris Bignasca, Norman Gobbi e Claudio Zali e con i candidati al Gran Consiglio del circondario del Mendrisiotto.

All’insegna dello slogan “Continuità” è stato posto l’accento sull’importanza per il Canton Ticino di avere in Governo ancora due rappresentanti della Lega dei Ticinesi. Due Consiglieri di Stato che hanno dimostrato di saper lavorare e di ottenere grossi risultati nei rispettivi ambiti di competenza. Importante sarà per la Lega dei Ticinesi nella bagarre elettorale riuscire mantenere le proprie posizioni anche in Gran Consiglio, aspirando, perché no, a un miglioramento. Si preannuncia infatti la possibilità di avere un Parlamento frammentato dalla presenza di più partiti minori. Avere un gruppo leghista forte e numeroso permetterà di portare avanti con successo le sfide che attendono il Cantone, prima tra tutte il risanamento delle casse dello Stato. Le “Feste ticinesi” proseguiranno nel Locarnese e Valli (5 marzo al Centro Miraflores di Quartino) e infine nel Luganese (12 marzo al Capannone di Pregassona).

Lega dei Ticinesi

I fatti parlano più di mille parole

Nel passato la Lega, tra mille altre cose,:

  • ha combattuto e vinto nel 1992 e negli anni successivi contro l’adesione della Svizzera all’UE
  • ha contribuito alla creazione dell’USI
  • ha contribuito all’iniziativa per il divieto dei minareti in Svizzera (2009) e insieme a Giorgio Ghiringhelli la LEGA è stata protagonista per il divieto del burqa in Ticino (2013)
  • La Lega, inoltre, ha contribuito ad importanti miglioramenti fiscali come l’abolizione della tassa di successione (tassa sulla morte).

Nel presente la LEGA lavora tramite i nostri consiglieri di Stato per garantire la sicurezza, per promuovere e proteggere il nostro territorio e per investire nelle nostre infrastrutture pubbliche. Nonostante il Ticino sia messo a dura prova da bande di criminali stranieri e dal turismo del crimine, causato dalle frontiere spalancate, i reati violenti sono drasticamente diminuiti nonostante la pressione da sud che ogni anno aumenta, la presenza di asilanti in Ticino è stabile Centinaia di permessi revocati a stranieri ogni anno, permettono di stanare ed espellere chi viene nel nostro paese per sfruttare il nostro Stato sociale

L’impegno in governo ha permesso il drastico calo degli apprendisti frontalieri – che facevano concorrenza sleale ai giovani ticinesi. 

Dalla sicurezza, passiamo agli investimenti realizzati e in fase di progettazione/realizzazione:

– Nel campo dell’infrastruttura stradale: A2-A13, Circonvallazione Agno-Bioggio, Galleria di Ascona, semisvincolo di Bellinzona.

– Nel campo del trasporto pubblico: Rete tram-treno del Luganese, rinnovo delle principali stazioni FFS, le nuove fermate Tilo, la realizzazione nodi intermodali, il raddoppio dei binari fino a Locarno, i 27 milioni di franchi per eliminare gli svantaggi nei confronti dei disabili delle fermate del trasporto pubblico su gomma, la galleria di base del Ceneri…

– Inoltre per la lotta al rumore è iniziato il percorso per il risanamento fonico delle strade con importanti riconoscimenti federali

– Incentivi e promozione della mobilità elettrica. Maggiori risorse e investimenti nelle energie rinnovabili. Ampliamento e miglioramento della rete dei percorsi ciclopedonali. Estensione della frequanza e della capillarità del trasporto pubblico.

Inoltre il gruppo parlamentare (che ho l’onore di guidare dal 2021) si è impegnato:

– Per la diminuzione delle imposte di circolazione per un totale di 25 milioni a favore dei cittadini che risparmieranno anche centinaia di franchi per auto

– Per l’introduzione della deduzione fiscale per il premio cassa malati pagato per i figli

– Per la modifica del sistema di retribuzione dei consiglieri di Stato e per l’abolizione del vitalizio

– Per l’introduzione del referendum finanziario obbligatorio come conosciuto in quasi tutti i cantoni elvetici

– Per l’approvazione del risanamento dell’IPCT tramite prestito e dunque senza impatto sulla gestione corrente dello Stato e senza gravare ancora una volta sui contribuenti

La LEGA ha inoltre recentemente raccolto oltre 11mila firme per modificare la legge tributaria e permettere la deduzione integrale dei premi di cassa malati.

Ora più che mai, dunque, vi chiediamo di essere ambasciatori di fronte ai media e alla popolazione, nei vostri quartieri e nei vostri comuni di quanto la LEGA fa quotidianamente.

Non abbiamo alle spalle i grossi media cantonali, non abbiamo sopra di noi la struttura (e le risorse) di un grande partito nazionale. Abbiamo solo voi per aiutarci.

La sconfitta (l’eventuale sconfitta) di questo movimento dei ticinesi, di ticinesi e per i ticinesi rappresenterebbe la fine di un modello di governo locale all’interno della Confederazione.

Perdere significherebbe mandare all’aria 30 anni di storia e di battaglie.

30 anni nei quali chi ci ha preceduto ha lottato anima e corpo per questo

movimento e per questo paese.

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Intervento Boris Bignasca – Festa LEGA dei Ticinesi – Giubiasco

Gran Consiglio: la carica dei 90 candidati della LEGA in campo per la continuità

Il Consiglio Esecutivo della Lega dei Ticinesi negli scorsi giorni ha ratificato le candidature per la prossima elezione al Gran Consiglio.

La lista per il legislativo cantonale è completa (90 candidati) e comprende 15 uscenti:

per la Regione Mendrisio: Daniele Caverzasio, Massimiliano Robbiani e Stefano Tonini

per la Regione Lugano: Eolo Alberti, Sabrina Aldi, Boris Bignasca, Andrea Censi, Maruska Ortelli e Giancarlo Seitz

per la Regione Locarno e Valli: Omar Balli e Bruno Buzzini

per la Regione Bellinzona e Alto Ticino: Sem Genini, Michele Guerra, Lelia Guscio e Mauro Minotti

Tre nostri esponenti hanno per contro deciso di terminare la loro esperienza a Palazzo delle Orsoline. Si tratta di Michele Foletti, sindaco di Lugano, Enea Petrini ed Alessandro Gnesa. A loro va il nostro sentito ringraziamento per il grande impegno profuso.

Dei 90 candidati in lizza, 35 provengono dal Luganese, 20 dal Locarnese, 19 dal Bellinzonese e 16 dal Mendrisiotto. Numerosi sono attivi in politica a livello comunale: 18 siedono in Municipi, mentre 42 sono membri di Consigli comunali. Oltre agli uscenti altri 22 sono poi già stati candidati alle cantonali.

Si tratta quindi di rappresentanti con una solida esperienza politica ai quali si aggiungono nuovi aderenti con grande motivazione. Fra loro troviamo 17 donne e 73 uomini di età compresa fra i 18 e i 79 anni, con una media di 50 anni.

Rileviamo con piacere la buona rappresentanza femminile e gli 11 giovani vicini al Movimento Giovani Leghisti. Possiamo quindi proporre un giusto mix tra esordienti, alcuni di loro ancora agli studi, e persone d’esperienza, provenienti da ogni settore d’attività: dal primario al commercio e alla ristorazione, dall’artigianato all’imprenditoria fino ai professionisti (legali, fiduciari, bancari e della sanità). Un grande ventaglio di esperienze che sapranno senz’altro dare un sostanziale e qualitativo apporto in caso di elezione.

L’obiettivo del nostro Movimento non è solo quello di mantenere le posizioni attuali ma di migliorarle. Per raggiungerlo contiamo sull’impegno delle Sezioni e di tutti i simpatizzanti. La buona mobilitazione ottenuta con la raccolta delle firme per la nostra iniziativa sulla deducibilità fiscale dei premi della cassa malati ci dà fiducia. Sull’onda anche gli importanti risultati raggiunti nell’ultimo scorcio di legislatura, e con le iniziative popolari lanciate o attivamente sostenute, contiamo di risvegliare quello spirito battagliero e “di piazza”, oltre che quella capacità di sorprendere che hanno sempre caratterizzato il nostro Movimento.

Lega dei Ticinesi

Retrospettiva sulla legislatura 2019-2023

Grazie al voto popolare in questa legislatura sono state introdotte importanti modifiche sostenute anche dalla LEGA.

Innanzitutto è stato introdotto il principio di sussidiarietà nella Costituzione cantonale (2020). Inoltre è
stato introdotto nel 2021 il referendum finanziario obbligatorio, come conosciuto in quasi tutti i cantoni elvetici. Il popolo ha poi fermato la riforma chiamata “la scuola che verrà” e, sempre in ambito scolastico, è stata introdotta dal popolo l’ora di civica.

Sempre di fronte al popolo è arrivata la riforma del sistema di retribuzione dei consiglieri di Stato, che
finalmente abolisce il vitalizio. Sul fronte parlamentare è stato raggiunto il risanamento dell’IPCT senza impatto sulla gestione corrente dello Stato e sui contribuenti.
In seguito altri due risultati per il ceto medio ticinese sono stati raggiunti: infatti il parlamento ha approvato l’iniziativa popolare riguardo alla riduzione dell’imposta di circolazione e grazie al sostegno popolare questa misura è entrata in vigore dal 1 gennaio 2023. Sempre sul fronte dei risparmi per il ceto medio, il parlamento ha approvato una modifica della legge tributaria tesa ad inserire la deduzione fiscale per i premi di cassa malati pagati per i figli: un altro risparmio per le famiglie ticinesi.

Una seduta parlamentare con ben due sgravi fiscali per il ceto medio


Ci sono ben due buone notizie da questa seduta parlamentare terminata giovedì 15 dicembre: infatti il gruppo LEGA (assieme ad altre forze politiche) è promotore dell’iniziativa per permettere finalmente alle famiglie di dedurre il premio di cassa malati pagato per i figli. Un risparmio di circa 10 milioni per il ceto medio ticinese, che finalmente come già capita in tutti gli altri cantoni, potrà dedurre dalle imposte il premio cassa malati pagato per i figli. L’iniziativa è stata approvata a larga maggioranza (con la contrarietà del Ps) ed entrerà in vigore già dal 1 gennaio 2023. Un aiuto diretto per oltre 42 mila famiglie ticinesi con figli.

Siamo anche molto soddisfatti dell’iniziativa che pone rimedio alla questione delle differenti omologazioni riguardo al calcolo delle imposte di circolazione. Tramite l’iniziativa popolare approvata recentemente dal popolo e grazie a questo compromesso tra tutte le forze politiche, i ticinesi potranno risparmiare diverse centinaia di franchi a seconda del modello di auto. In totale la riforma farà risparmiare almeno 25 milioni ai contribuenti ticinesi, riportando questa imposta ad un livello ragionevole e simile a quello di altri cantoni.

Il gruppo LEGA dei Ticinesi in Gran Consiglio

Cassa malati: 55 milioni di sgravio fiscale a favore dei cittadini

La Lega dei Ticinesi non è rimasta a guardare di fronte all’ennesima stangata sui premi di cassa malati. Infatti, questa terribile notizia per le tasche dei cittadini ha però avuto un effetto positivo, perché ha dato ancora maggior spinta all’iniziativa popolare della LEGA denominata “Basta spennare il cittadino. Cassa malati deducibile integralmente”.

Ora ci troviamo ad annunciare la consegna di oltre 11’260 firme di cittadine e cittadini ticinesi, che sono stanchi di pagare sempre più premi per le Casse malati obbligatorie e che vogliono ora perlomeno ottenere di poter dedurre integralmente queste spese nella loro dichiarazione fiscale. Una misura logica, dovuta! 

La Lega dei Ticinesi si aspetta quindi, non solo un’approvazione rapida da parte del Gran Consiglio di questa iniziativa popolare con effetti concreti già a partire dal 2024, bensì anche una pronta reazione da parte del Governo affinché intervenga concretamente per porre un freno a questi continui aumenti di costi sociali.

Lega dei Ticinesi

La Lega dei Ticinesi ricorda i 30 anni dal No allo Spazio economico europeo

Sono passati 30 anni da quello storico 6 dicembre 1992, quando la maggioranza delle ticinesi e dei ticinesi disse NO allo Spazio economico europeo. Il voto del Canton Ticino contribuì in maniera determinante a definire l’esito complessivo in Svizzera, tenuto conto che i contrari allo SEE a livello nazionale furono il 50,3% dell’insieme dei votanti.

La Lega dei Ticinesi fu l’unico schieramento in Ticino a opporsi a quell’accordo economico, che poneva le basi per farci entrare nell’allora CEE. Tutti i partiti storici, a eccezione dell’UDC federale, tessevano spudoratamente le lodi di quell’accordo, mentendo sulle reali intenzioni e avanzando scenari apocalittici e di sventura collettiva qualora si fosse detto no allo Spazio economico europeo. La realtà dei fatti è invece totalmente diversa: grazie alla decisa e forte azione della Lega dei Ticinesi che si è opposta e si oppone a ogni tentativo di adesione all’UE, la Svizzera ha continuato ad essere la Nazione in Europa con le migliori finanze e con un’economia in continua crescita. Solo i tentennamenti del Consiglio federale nei suoi rapporti con l’UE mettono a rischio le importanti posizioni acquisite della nostra economia.

Sottolineare i 30 anni dal No allo SEE significa ricordare quanto sia importante la presenza e l’azione della Lega dei Ticinesi nel Canton Ticino. Durante tutti questi anni il movimento ha sempre interpretato i sentimenti della gente, opponendosi a ogni tentativo di abbraccio mortale con l’UE. Sola contro tutti ha sempre difeso i valori che ci caratterizzano: libertà, neutralità, federalismo per uno Stato sovrano. Lo ha fatto nel passato, lo fa nel presente e lo farà nel futuro! Firmiamo tutte e tutti l’iniziativa per la neutralità!!!