Immigrazione fuori controllo per colpa della partitocrazia
Comunicato stampa
La Lega dei Ticinesi prende atto con sconcerto, ma senza sorpresa, degli allarmanti dati migratori appena resi noti: nei primi mesi dell’anno in corso sono immigrate in Svizzera quasi 50mila persone, 10mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Questi numeri fanno stato di un’immigrazione andata completamente fuori controllo, che non risponde affatto – contrariamente a quanto si vuole far credere – alle esigenze dell’economia: quest’ultima infatti continua a lamentare carenza di manodopera specializzata, ciò significa che gli stranieri che arrivano a frotte sono quelli sbagliati.
Al dato sopra citato si aggiunge quello sugli ingressi clandestini in Ticino, che a luglio sono esplosi, raggiungendo quota 1.486, quando il mese precedente erano 1.125.
Gli eccessi migratori che il nostro Paese subisce passivamente per colpa della partitocrazia sono perniciosi in ogni ambito: mercato del lavoro, sicurezza, spesa pubblica, coesione sociale, infrastrutture, traffico, inquinamento, consumo di risorse, cementificazione, approvvigionamento energetico, costi dell’alloggio, sistema scolastico e sanitario,…
La prospettiva di una Svizzera con 10 milioni di abitanti – ovvero con un milione di stranieri in più rispetto ad oggi – non è tollerabile e va pertanto sventata.
E’ quindi urgente che il nostro Paese ripristini finalmente la sorveglianza sistematica dei confini e riprenda il controllo sull’immigrazione, frontalierato in primis, così come votato dal popolo nel 2014. Una volontà che è però stata affossata dalla partitocrazia.
Non è più possibile chiudere gli occhi. Un Paese che non è in grado di controllare confini ed immigrazione è un Paese morto. Ricordarsene alle elezioni federali di ottobre!
Lega dei Ticinesi