La Lega dei Ticinesi prende atto con sconcerto, ma senza sorpresa, della bocciatura degli sconti sulla benzina anche da parte della maggioranza del Consiglio nazionale.
Questo perché il sedicente “centro” PLR – PPD si è ancora una volta accodato servilmente alla sinistra rossoverde, la quale pubblicamente gioisce per l’impennata dei prezzi del carburante.
C’è da sperare che i cittadini se ne ricorderanno alle prossime elezioni cantonali e federali, ormai non più tanto lontane.
La partitocrazia, in un momento di massicci rincari, si rifiuta dunque di sostenere i cittadini del ceto medio e basso, l’economia ed il commercio ticinese di frontiera.
Questo al contrario di quanto fanno tutti i Paesi confinanti con il nostro.
Secondo la partitocrazia, i “ricchi svizzeri” si possono permettere di pagare gli stellari rincari sul carburante (ed anche quelli sull’olio combustibile). Ciò è certamente il caso dei politicanti della casta; ma per i comuni cittadini, la musica è ben diversa.
Le stazioni di servizio italiane ringraziano e stappano lo champagne.
La Lega dei Ticinesi ringrazia chi si è impegnato, purtroppo scontrandosi con il njet della casta, per sostenere cittadini ed economia: in particolare il Movimento Giovani Leghisti che ha lanciato la petizione a sostegno degli sgravi fiscali sulla benzina, e le oltre 3500 persone che in pochi giorni l’hanno sottoscritta.
Lega dei Ticinesi