La scomparsa di Giuliano Bignasca

Il 7 marzo, poco prima delle Elezioni comunali di Lugano, il fondatore e Presidente a vita del movimento Giuliano Bignasca scompare prematuramente lasciando di stucco l’intero Ticino. Parecchi rappresentanti politici e funzionari pubblici non mancano di far trapelare la loro meschina soddisfazione. Giuliano dà però loro ancora parecchio fastidio risultando alle imminenti elezioni uno dei più votati nonostante i tentativi di escluderlo dalla lista.

Elezioni Federali

Sull’onda del successo regionale, alle Elezioni federali la Lega dei Ticinesi raddoppia con l’elezione in Consiglio Nazionale di Roberta Pantani e Lorenzo Quadri che ottiene il primato di voti nel Cantone

Elezioni cantonali

Alle Elezioni cantonali riesce il colpo magistrale al Movimento con il raddoppio in Consiglio di Stato che porta Norman Gobbi ad affiancare Borradori. Raggiungendo il 29.7% dei consensi e la maggioranza relativa la Lega si conferma una delle forze politiche maggiori del Cantone. In Gran Consiglio con il 22,8% ottiene 21 rappresentanti. Alla faccia di tutti coloro che già la vedevano sparire dalla scena politica cantonale

Elezioni federali

Le Elezioni federali vedono la riconferma a Berna di Attilio Bignasca che nel 2010 lascia il posto a Norman Gobbi. Attilio prosegue il suo lavoro in Gran Consiglio, dove siede da quasi 20 anni e da 7 è capogruppo

Elezioni cantonali

L’aprile del 2007 è un altro momento difficile per Via Monte Boglia ma Marco Borradori, vera macchina da voti, si riconferma alla grande in Consiglio di Stato. In Gran Consiglio il Movimento ottiene il 13,7% dei consensi e 15 rappresentanti.

Elezioni cantonali

Alle Elezioni cantonali il Movimento mantiene il suo candidato nel Consiglio di Stato ma si indebolisce in Gran Consiglio dove scende al 11,9% dei consensi e perde cinque seggi e scende a 11. Buona parte del mondo politico cantonale non manca l’occasione per attaccare e profetizzare la fine del Partito e del Mattino della Domenica