Assemblea del Movimento Giovani Leghisti

Comunicato stampa

Riconfermato coordinatore Alessio Allio e nominato Didier Gaberell come vicecoordiantore.

Presso l’accogliente cornice della Corte del Vino Ticino, presso il Centro Breggia di Morbio Inferiore, si è svolta l’assemblea del Movimento Giovani Leghisti. Un appuntamento cruciale per delineare le prospettive future dell’organizzazione giovanile della Lega dei Ticinesi.

Nel corso della riunione, Allio Alessio, 27 anni, è stato riconfermato nel ruolo di coordinatore, a testimonianza della fiducia riposta in lui per guidare il movimento nel suo percorso di crescita. La sua rielezione rappresenta il riconoscimento dell’impegno e del lavoro svolto fino a oggi.

Tra le principali novità emerse dall’assemblea, spicca la nomina di Gaberell Didier, detto “Dido”, alla carica di vicecoordinatore. Gaberell, classe 1991, non è nuovo alla scena politica leghista. Infatti, ha fondato la sezione della Lega nel comune di Bedano e, in occasione delle ultime elezioni comunali, ha presentato la lista “Lega Indipendenti di Bedano”, ottenendo tre seggi in Consiglio Comunale.

Commentando la sua nomina, il nuovo vicecoordinatore ha dichiarato: “Sono entusiasta di questo incarico e ringrazio per la fiducia accordatami. Con determinazione lavorerò per riavvicinare i giovani ticinesi alla politica, portando nuove idee e iniziative a favore del nostro Cantone”. Pensiero che abbraccia pienamente l’obiettivo del Movimento Giovani Leghisti, riaccendere l’entusiasmo dei giovani e incentivarne la partecipazione alla politica cantonale ticinese.

Grazie anche alla consolidata presenza della Lega dei Ticinesi in  Consiglio di Stato e Gran Consiglio che rappresenta un solido punto di riferimento, l’intenzione è quella di ampliare il movimento giovanile, coinvolgendo sempre più ragazzi nella difesa e nella promozione dei valori del territorio ticinese.

L’assemblea si è conclusa in un clima di unità e determinazione, con l’impegno concreto di proseguire il lavoro per un Ticino forte e sostenibile.

CAOS ASILO: È ORA DI METTERE UN FRENO AGLI SPRECHI!

Comunicato stampa

La Lega dei Ticinesi denuncia l’insostenibile costo dell’asilo a carico del Ticino: oltre 120 milioni di franchi bruciati mentre le famiglie ticinesi faticano a tirare la fine del mese.
La situazione è chiara: il sistema dell’asilo in Svizzera è completamente fuori controllo.
In un Cantone come il Ticino, dove la popolazione locale soffre l’erosione del potere d’acquisto, dove troppe famiglie si trovano a scegliere se pagare l’affitto o mettere qualcosa in tavola, è semplicemente inaccettabile che si spendano oltre 120 milioni di franchi l’anno per i richiedenti asilo.
Lo diciamo forte e chiaro: è ora di rimettere le cose in ordine e dare priorità ai ticinesi!

Un costo insostenibile
I dati non mentono. Mentre la Confederazione introduce nuove regole di finanziamento per trasferire ai Cantoni maggiori oneri finanziari relativi all’asilo, il Ticino continua a subire. Come emerge dai recenti fatti dagli allarmi lanciati anche da alcune testate giornalistiche, questi costi non sono più gestibili. Solo nel 2024, il nostro Cantone sarà costretto a destinare una fetta sempre più ampia del bilancio pubblico alla gestione dell’asilo e dell’integrazione, sottraendo risorse preziose ai cittadini.
E tutto questo per cosa? Per un sistema che non funziona, che non protegge la popolazione locale e che spesso finisce per finanziare abusi. Invece di investire in una vera integrazione o in progetti utili alla nostra comunità, questi fondi vengono dispersi in un caos amministrativo che arricchisce burocrazia e strutture inefficienti.

I Ticinesi dimenticati
Mentre la Confederazione stabilisce che ogni rifugiato debba beneficiare di 18.000 franchi all’anno per l’integrazione, ci chiediamo: dove sono i soldi per i ticinesi in difficoltà? Dove sono gli aiuti per i nostri anziani, per le famiglie che non arrivano a fine mese, per i giovani che faticano a trovare un futuro nella loro terra? La verità è che, ancora una volta, i ticinesi vengono messi in secondo piano. Ogni franco speso per il caos asilo è un franco tolto alle nostre scuole, alla sanità pubblica, alle infrastrutture necessarie.
E quando i Cantoni come il nostro si vedono ridotti i fondi federali, come riportato dalla RSI, è chiaro che la situazione rischia di esplodere. Il nostro messaggio è semplice: prima i ticinesi, poi tutto il resto!

Una riforma necessaria
Per la Lega dei Ticinesi, è urgente fare luce sui costi complessivi dell’asilo e pretendere trasparenza dalla Confederazione. Non è possibile accettare che un sistema insostenibile venga mantenuto a spese dei cittadini. I governi federali e cantonali devono agire per:

  1. Ridurre drasticamente i costi dell’asilo, introducendo un tetto massimo alle spese.
  2. Priorizzare le esigenze dei cittadini svizzeri e ticinesi, ridistribuendo i fondi verso settori essenziali.
  3. Espellere chi non ha diritto di rimanere, applicando in modo rigoroso le leggi sull’asilo.

I ticinesi meritano risposte, non ulteriori sacrifici. È ora di mettere fine a questo sistema che privilegia
chi arriva da fuori, a scapito della nostra gente.

La Lega non molla
La Lega dei Ticinesi continuerà a lottare senza sosta affinché il Ticino non venga più usato come il
bancomat di un sistema fallimentare. Difenderemo i diritti e il benessere dei nostri cittadini,
denunciando gli abusi e combattendo per un futuro dove i ticinesi tornino ad essere al primo posto.
Basta sprechi, basta silenzi. È ora di agire!

Assemblea Lega: i soci eleggono Piccaluga alla guida del Movimento

Comunicato stampa

Nessuna sorpresa dopo una vivace discussione: con un lungo applauso Daniele Piccaluga è stato
designato nuovo coordinatore della Lega dei Ticinesi. Succede a Norman Gobbi, che ha guidato il
Movimento ad interim, nell’ultimo anno e mezzo, segnato dal positivo risultato ottenuto alle elezioni
comunali del 2024.
Durante il suo intervento, Gobbi ha ripercorso il lavoro svolto, ricordando che il punto centrale del suo mandato era quello di attivare e motivare la base della Lega. Creare entusiasmo in un Movimento che rappresenta gli interessi delle e dei ticinesi, coordinando il lavoro a livello cantonale e nei Comuni.
Ha colto l’occasione per esprimere un sentito ringraziamento per il lavoro svolto ai suoi vice Roberta Pantani Tettamanti, Gianmaria Frapolli, Alessandro Mazzoleni, e Daniele Piccaluga.
La nomina di Daniele Piccaluga è stata sancita da un caloroso applauso (63 favorevoli, 1 contrario, 2 astenuti). Piccaluga, attualmente Granconsigliere e vice sindaco del Comune di Monteceneri, ha ringraziato tutti per la fiducia accordata e ha assicurato il suo massimo impegno nel rispetto dei valori
della Lega e di ciò che il Movimento rappresenta per molti ticinesi.
All’Assemblea straordinaria della Lega dei Ticinesi svoltasi a Rivera hanno partecipato circa ottanta persone (di cui 66 con diritto di voto) e la trattanda sulla nomina del coordinatore è stata preceduta
dalla presentazione dei risultati di un sondaggio rivolto ai membri attivi della Lega, per raccogliere idee e suggerimenti utili e costruire insieme il futuro del Movimento.
Tre le domande sottoposte ai partecipanti: la prima mirava a comprendere cosa significhi essere leghisti oggi, la seconda esplorava le aspettative politiche dei membri, mentre la terza raccoglieva consigli per il nuovo coordinatore, comprese eventuali indicazioni sui temi e le sensibilità che dovranno essere al centro della sua azione politica.
Un’opportunità per riflettere su ciò che unisce la Lega e per impegnarsi a lavorare in modo trasparente e sincero nell’interesse primario delle e dei ticinesi.
All’ordine del giorno era previsto anche un aggiornamento sull’attività politica, curato da Boris Bignasca, capogruppo in Gran Consiglio, e Alessio Allio, coordinatore del Movimento Giovani Leghisti.
L’incontro si è concluso con un momento conviviale, durante il quale i partecipanti hanno avuto l’occasione di congratularsi con il neoeletto coordinatore.


Daniele Piccaluga proposto come nuovo coordinatore della Lega dei Ticinesi

Comunicato stampa

Il coordinatore ad interim della Lega dei Ticinesi Norman Gobbi, dopo decisione condivisa nel gruppo di coordinamento, proporrà all’assemblea del movimento, convocata per domenica 26 gennaio a Rivera, la nomina di Daniele Piccaluga come futuro coordinatore. Una figura che, per età, esperienza professionale e politica, incarna appieno i valori di libertà, passione, resilienza e dedizione al servizio delle cittadine e dei cittadini ticinesi, valori che sono il cuore pulsante del movimento fondato da Giuliano Bignasca nel 1991.

Daniele Piccaluga, 37 anni, si distingue per un solido percorso politico e professionale. Attualmente ricopre il ruolo di vicesindaco di Monteceneri e di deputato in Gran Consiglio. Sul piano professionale, dopo aver maturato esperienza come segretario comunale, opera oggi con successo nel settore privato. Questa combinazione di competenze a livello comunale e cantonale lo rende una figura capace di comprendere e affrontare con efficacia le dinamiche politiche e amministrative dei Comuni e del Cantone.

Ma ciò che lo rende davvero unico è il suo profondo legame con il territorio, con la sua identità, le tradizioni e, soprattutto, con la gente. Piccaluga è riconosciuto per la sua vicinanza alle persone, la capacità di ascolto e il pragmatismo nel trovare soluzioni concrete ai problemi. La sua candidatura sarà formalmente presentata e sottoposta a ratifica durante l’assemblea di domenica.

In linea con la tradizione del movimento, Piccaluga ha scelto di privilegiare il contatto diretto con la base leghista, rinunciando a ulteriori dichiarazioni ai media fino a domenica. Per il candidato designato, ascolto e dialogo con i sostenitori rappresentano pilastri fondamentali per il rilancio della Lega dei Ticinesi, che si propone di affrontare con rinnovato slancio le sfide future.

Iniziativa popolare “per la responsabilità ambientale”: NO

Comunicato stampa

Si tratta dell’ennesima iniziativa ecotalebana ed autolesionista. Essa pretende di stravolgere
completamente il nostro stile di vita e la nostra economia nel giro di 10 anni, per ridurre in modo
draconiano il consumo di risorse naturali.
Il risultato sarebbe l’esplosione dei prezzi – in particolare dei generi alimentari, dell’alloggio e
della mobilità – e l’introduzione di una pletora di nuovi divieti, tasse e balzelli.
Oggi solo paesi come l’Afghanistan, Haiti o il Madagascar rispettano le assurde prescrizioni
dell’iniziativa.
Se in Svizzera si consumano troppe risorse naturali, la colpa è dell’immigrazione scriteriata
(siamo qui in troppi), che però gli iniziativisti, con la classica incoerenza $inistrata, promuovono
ad oltranza.