Dopo la squallida battaglia per affossare la 13a AVS promossa dalla Lega, il PS di nuovo schierato contro gli anziani ticinesi di condizione economica modesta

La Lega dei Ticinesi prende atto con sconcerto della sentenza del Tribunale federale (TF) che ha accolto il ricorso dei deputati socialisti Raoul Ghisletta e Carlo Lepori contro lo sgravio sul valore locativo, deciso dal Gran Consiglio nel 2021, a beneficio dei titolari di sostanza immobiliare inferiore al mezzo milione di franchi.

La Lega appoggiò con convinzione tale sgravio per sostenere in particolare quegli anziani beneficiari della sola redita AVS (o poco più) che vivono in casa propria e che si trovano a fronteggiare il valore locativo, ovvero un’entrata fittizia.

E’ dalla sua nascita  – vedi l’iniziativa “Mila franc par i noss vecc”, ed in seguito la Tredicesima AVS a Lugano e nel Cantone – che la Lega si batte per attenuare le difficoltà con cui si trovano confrontati gli anziani ticinesi, specie se proprietari di una casetta, scontrandosi però con la strumentale e sistematica opposizione della partitocrazia, a partire proprio dalla sinistra. Quest’ultima rifiuta stizzita delle misure sociali solo perché esse provengono dalla parte politica “sbagliata”.

Non è accettabile che anziani i quali, con grandi sacrifici, sono diventati proprietari della loro abitazione, oltre non beneficiare di aiuti sociali vengano poi salassati dal fisco e di conseguenza costretti a vendere la casa per vivere.  

Il risparmio va incentivato e non criminalizzato, come invece accade ora a seguito delle politiche tassaiole ed assistenzialiste della sinistra.

Con il suo ricorso contro uno sgravio che Samuele Vorpe, responsabile del Centro competenze tributarie della SUPSI, sulle colonne de La Regione (!) ha definito “una misura mirata ai contribuenti modesti, una sorta di misura sociale” – e che oltretutto è realtà in vari altri Cantoni – il partito socialista dimostra per l’ennesima volta la propria cecità ideologica e la propria lontananza dai problemi reali dei ticinesi del ceto medio e basso, che il PS ed i suoi esponenti non rappresentano più in alcun modo, e questo da parecchio tempo. 

“Grazie” al PS, dunque, molti anziani si troveranno a fare fronte all’aumento del costo della vita provocato dalla nota situazione internazionale, ed alle reiterate “stangate” sui premi di cassa malati (Dipartimento federale gestito dal PS), senza poter neppure beneficiare di uno sgravio sul valore locativo.

Dopo essere stato in prima fila nella squallida battaglia per l’affossamento della Tredicesima AVS proposta dalla Lega, ancora una volta il PS si conferma il primo nemico degli anziani di condizione economica modesta. Si spera che la popolazione ticinese se ne ricorderà ai prossimi appuntamenti elettorali.

Lega dei Ticinesi

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