Un’odiosa violenza di cui la partitocrazia immigrazionista porta la responsabilità
Contrariamente alle ripetute dichiarazioni della ministra di giustizia PS Elisabeth Baume Schneider e della partitocrazia, il caos asilo è una realtà.
I finti rifugiati presenti in numero spropositato nel nostro Paese, ed in particolare in Ticino, costituiscono un pericolo concreto per la popolazione. Come peraltro hanno lamentato di recente le commissioni di quartiere di Chiasso.
L’odioso atto di violenza sessuale perpetrato su un treno da alcuni migranti presunti minorenni ai danni di una ragazzina è un disastro annunciato. I fautori della politica immigrazionista attualmente in essere ne portano la piena responsabilità. Il gravissimo reato commesso non è che la (purtroppo) prevedibile conseguenza di una politica migratoria improntata all’accoglienza scriteriata in cui la Svizzera persiste per motivi ideologici; diversamente dai paesi a noi vicini i quali applicano, o stanno applicando, vari giri di vite.
Ancora nell’ultima sessione del Consiglio nazionale, la partitocrazia – malgrado i proclami del PLR dopo la “passeggiata scolastica” a Chiasso degli scorsi mesi – ha respinto compatta tutte le misure restrittive proposte durante la sessione speciale sul tema “asilo”.
La Lega dei Ticinesi esige ora che la sciagurata politica del “devono entrare tutti” – che rappresenta un pericolo per la popolazione – termini immediatamente, prima di mietere altre vittime.
Pertanto:
Vanno reintrodotti controlli sistematici ai confini.
I migranti economici che commettono reati devono essere allontanati subito dal Paese, senza se né ma. Idem quelli che non hanno diritto di rimanere in Svizzera.
Non va realizzata alcuna nuova struttura per l’accoglienza di migranti sedicenti minorenni, che spesso peraltro risultano poi essere maggiorenni.
Gli orari d’uscita degli asilanti dagli appositi centri federali vanno drasticamente ridotti, in particolare durante i fine settimana, come ha chiesto a più riprese la Lega a Berna tramite atti parlamentari.
L’attuale prassi secondo cui un migrante che si dichiara minorenne viene, se non in casi eccezionali, considerato tale “fino a prova del contrario”, e quindi messo a beneficio dei relativi privilegi, va immediatamente abbandonata.
Le procedure d’asilo vanno esternalizzate in paesi extraeuropei (modello danese e britannico).
Lega dei Ticinesi