La Posta siamo noi: difendiamola!
La scorsa settimana, il CEO di La Posta ha fornito significative dichiarazioni sulle future strategie del
Gigante Giallo. In particolare, Cirillo ha annunciato una riorganizzazione operativa e un conseguente
aumento dei prezzi, giustificato con il rallentamento della crescita nel settore dei pacchi e il calo del
volume delle lettere, oltre che con l’aumento dei costi legati alla logistica e all’energia dovuto all’inflazione.
Capiamo benissimo la situazione dell’aumento dei costi nella quale pure La Posta si trova confrontata,
difficoltà che tuttavia non hanno impedito a La Posta di chiudere il 2022 con un utile di 295 milioni di
franchi e un risultato d’esercizio (EBIT) di 358 milioni, che garantiscono una certa solidità a un’azienda
parastatale: la sua missione primaria non dovrebbe quindi essere quella di produrre utili, ma di garantire
in primis un adeguato ed efficiente servizio a tutta la popolazione.
Proprio per questa ragione preoccupa la volontà di voler revisionare il mandato del servizio pubblico,
dato che all’annunciato aumento dei costi è stato spiegato come seguiranno infatti delle misure di
contenimento delle spese, in particolare la sostituzione dei classici sportelli postali con gli automatici.
Una misura che condurrà inevitabilmente, nel medio-breve termine, alla chiusura di filiali e alla perdita di
posti di lavoro, causando disagi specie nei Comuni più periferici.
In virtù di queste considerazioni, chiedo al Consiglio di Stato:
- Qual è la propria posizione, riguardo al fatto che, nonostante la solidità finanziaria, La Posta intende
sostituire gli sportelli postali classici con gli automatici? - Intende intervenire per contrastare l’immediato aumento dei costi dei servizi postali, ritenuta l’attuale
situazione finanziaria di molti ticinesi? - Cosa intende fare per tutelare quei Comuni periferici che rischiano di vedere chiuse, nell’arco di pochi
anni, le proprie filiali postali? - Quali misure intende adottare il Governo per garantire che La Posta continui a fornire un servizio
pubblico di qualità e accessibile a tutti i cittadini?
Per il Gruppo Lega dei Ticinesi
Eolo Alberti
Balli – Bignasca – Mazzoleni –
Minotti – Tonini