La Svizzera destina più fondi all’estero che ai propri cittadini: una scelta inaccettabile
Comunicato stampa Movimento Giovani Leghisti
Berna, La Svizzera ha stanziato, dall’inizio del conflitto in Ucraina, circa 3,7 miliardi di franchi per il sostegno alla popolazione ucraina, sia all’interno del paese che nel resto dell’Europa. Di questi, 3,1 miliardi (85%) sono stati impiegati per l’accoglienza dei rifugiati in Svizzera, mentre 447 milioni sono stati destinati direttamente a progetti umanitari e di sviluppo in Ucraina e nei paesi vicini.
Nel frattempo, il Consiglio federale ha recentemente introdotto una tredicesima mensilità per le rendite AVS, misura che comporterà un costo annuo di circa 5 miliardi di franchi a partire dal 2026. Tuttavia, invece di coprire questa spesa con i fondi già presenti nel bilancio federale, il governo vuole aumentare l’IVA di 0,7 punti percentuali, facendo gravare il costo sui contribuenti, compresi gli stessi pensionati che dovrebbero beneficiare di questa misura. Una priorità fuori luogo!
Questi numeri dimostrano chiaramente che la Svizzera ha deciso di destinare più fondi pubblici al sostegno di cittadini stranieri che ai propri anziani e famiglie in difficoltà. Non è accettabile che mentre si investono miliardi per l’accoglienza di rifugiati e la ricostruzione di un paese estero, i nostri pensionati debbano finanziare da soli la loro tredicesima mensilità attraverso un aumento dell’IVA.
Se i miliardi stanziati per l’estero fossero stati impiegati per il benessere dei cittadini svizzeri, avremmo potuto:
– Garantire la tredicesima AVS senza aumentare le tasse – Ridurre la pressione fiscale sulle famiglie
– Rafforzare il sistema sanitario e assistenziale
– Sostenere le piccole e medie imprese in difficoltà
Una politica che penalizza gli svizzeri!
Il governo continua a ignorare le esigenze dei propri cittadini, privilegiando il finanziamento di aiuti all’estero con somme ingenti, mentre le famiglie svizzere affrontano costi sempre più elevati e gli anziani vedono il proprio potere d’acquisto ridursi.
Chiediamo che il Consiglio federale riveda le proprie priorità e utilizzi i fondi pubblici per sostenere prima di tutto i cittadini svizzeri, invece di imporre nuove tasse per finanziare misure sociali che dovrebbero essere garantite senza ulteriori prelievi fiscali.
È ora di pensare prima agli svizzeri.